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“Non chiedetemi l’ora”, la raccolta di Mimma Faliero

Contro le intossicazioni del mondo esterno, la poesia è un balsamo per raccontare le fragilità dell’uomo. Con la sua raccolta Non chiedetemi l’ora (Eretica edizioni), Mimma Faliero torna in libreria mettendo in versi le sconfitte, i dolori e le debolezze umane.

Datemi la corda / quella intrisa del sudore delle lacrime / ché io possa impiccare i vuoti / e chiodi / e quattro assi di legno / ché io possa crocifiggere il giorno / e dar fiamme alle tenebre.

Una sorta di controcanto interiore si sussegue poesia dopo poesia, spezzando silenzi, disinfettando cicatrici. La poesia di Faliero non cerca di sfuggire il male, ma lo affronta, consapevole forse, che se nulla si salva in questo mondo, almeno nessuno può toglierci la bellezza.

Oltre la deriva / detriti di sogni / e strie nere di un dolore senza più approdo. / Resterà ancora un ultimo fiato / per gridare alle nuvole?

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