Inchiesta alloggiopoli, assolti con formula piena dall’accusa di corruzione. Si chiude dopo dieci anni la vicenda giudiziaria dei due funzionari del comune di aAellino Mimmo Piano e Paolo Pedicini. I giudici della Prima Sezione della Corte di Appello di Napoli hanno confermato la sentenza di primo grado emessa nei confronti di Pedicini e Piano, difesi dagli avvocati Giovanni Bove e Maria Rusolo dopo che la Procura Generale aveva rinunciato all’Appello per intervenuta prescrizione.
I due funzionari di Palazzo di Città erano stati assolti in primo grado con la formula ” il fatto non sussiste”. L’accusa nei loro confronti era di corruzione in quanto, stando all’ipotesi accusatoria, non confermata dal dibattimento, dietro esborso di soldi, avrebbero consegnato alloggi comunali a persone non aventi diritto. Per loro il pm aveva chiesto sei anni e sei mesi di reclusione. La sentenza di primo grado era stata impugnata dalla Procura di Avellino.
Arriva l’assoluzione anche anche per Francesco Vivolo , difeso dall’avvocato Anna Caserta, che era stato condannato in primo grado per l’accusa di corruzione ad un anno e sei mesi. Fu attraverso la sua denuncia, fatta via stampa, che prese via l’inchiesta: l’uomo sostenne di aver dato soldi ai funzionari comunali in cambio della casa popolare in cui viveva.



