Corriere dell'Irpinia

A San Mango la tradizionale festa dei fichi sui ritmi di Avitabile

E’ uno degli appuntamenti più amati dell’estata irpina, nel segno di tradizioni e territorio. E’ la ‘Festa dei Fichi’ in programma a San Mango sul Calore il 13 e 14 luglio nella piazza principale. “Si tratta di una delle nostre più belle tradizioni – afferma il sindaco Teodoro Boccuzzi -, un evento che ha contribuito a valorizzare i nostri prodotti tipici di eccellenza e a far conoscere altrove il nostro piccolo borgo. I fichi di San Mango hanno caratteristiche uniche che li rendono particolarmente godibili grazie all’abbinamento con i nostri vini e con altre prelibatezze prodotte localmente. La Festa dei Fichi, tuttavia, non è solo cibo, ma anche divertimento e cultura. Ogni sera, la piazza principale di San Mango si animerà con spettacoli di musica dal vivo e danze tradizionali. Gli artisti e le bande folkloristiche contribuiranno a creare un’atmosfera festosa e coinvolgente.”

Si parte il 13 luglio alle 19.30 con una degustazione di fichi e aglianico serviti nei vari stand che saranno allestiti nel borgo irpino. Alle 21.00 concerto di Enzo Avitabile con i Bottari la Black tarantella Band. Il 14 luglio si ripete la degustazione di fichi e aglianico; alle 20.30 live con Ascarime.

“Quest’anno, la Festa dei Fichi promette un programma ancora più ricco e variegato – osserva il Primo Cittadino -. Le due giornate saranno caratterizzate non solo da eventi gastronomici, ma anche da spettacoli musicali e attività per tutte le età. Gli amanti della buona cucina potranno deliziarsi con le degustazioni di fichi freschi, dolci tradizionali a base di fichi e piatti innovativi creati da chef locali. Non mancheranno le esposizioni di prodotti tipici e artigianali, dove – chiude Boccuzzi –  i visitatori potranno scoprire e acquistare le eccellenze del nostro territorio.” Una tradizione che preannuncia da sempre l’antica Cavalcata di Sant’Anna, in programma il 28 luglio con il rituale corteo a cavallo in costume d’epoca e la distribuzione dei confetti, accompagnata il 21 luglio da un altro evento molto amato dalla comunità, “Luci su Sant’Anna”, organizzato dalla Pro Loco Sanmanghese con la collaborazione dell’amministrazione comunale, con la sugggestiva illuminazione della chiesa curata dallo scenografo Maurizio Iannino.

Un legame tra il frutto di San Mango e Sant’Anna che si spiega non solo con la fede ma anche con la ritualità legata alla terra che voleva che i primi fichi maturi si potessero raccogliere in occasione della festa di Sant’Anna, a fine luglio “Non a caso – spiega lo storico Fiorenzo Iannino – una poesia latina scritta nel primo Seicento dal sacerdote Angelo Di Ruggiero, (ritrovata negli Archivi Vaticani dal compianto Gennaro Passaro) esalta appunto questa peculiare associazione: ‘Santo Magno è da ritenersi per la sua protezione un grandissimo santo/Infatti col nome di santo Magno ti concesse un grande prestigio/Aggiungasi per i tuoi cittadini la protezione della Madre Maria/Non meraviglia quindi se per s. Anna maturano già i primi fichi” (La traduzione è di don Nicola Gambino)”.  Ulteriori attestazioni sull’importanza dei fichi nell’economia locale risalgono al primo Ottocento. “Nel famoso dizionario geografico di Lorenzo Giustiniani, pubblicato nel 1804 – scrive ancora Iannino – si legge che ‘tra i frutti del paese sono ottimi i fichi’. Ancor più esaustiva ed interessante sotto il profilo storico-sociale è una nota allegata in un documento catastale del 1820: ‘i terreni esclusivamente fruttati, abbenché non sieno del valore e rendita de’ migliori terreni del paese, pure formano la ricolta del comune. Questi contengono generalmente piante di fichi, del di cui frutto i proprietari ne ritraggono qualche risorsa dallo smaltimento che ne fanno ne’ paesi vicini’. Un riferimento alla precoce maturazione dei fichi lo leggiamo in una memoria di Filippo De Jorio, dedicata all’agricoltura del circondario di Paternopoli e data alle stampe nel 1835: ‘San Mango è rigido, sì perché sorge su un’alta collina, sì perché viene sovrastato dall’alto monte di Chiusano; la parte però che guarda ad oriente comecché esposta ai raggi solari è alquanto più calda, che anzi unitavi l’industria di quei naturali si veggono maturare la frutta di buonissima qualità, ed in tempo precoce in paragone de’ vicini luoghi della Provincia’.

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