Corriere dell'Irpinia

A Sturno il giorno del grande dolore: la comunità si stringe alle famiglie di Roy e Mattia. Cascio: impariamo ad amare la vita

E’ il giorno del dolore per l’Irpinia e le comunità colpite dalla tragedia di Mirabella Eclano, dove quattro giovani, sabato scorso, hanno perso la vita in un tragico incidente stradale.  A Sturno, nella chiesa di San Domenico, a poche ore di distanza dalla sepoltura del ventunenne  campione di pugilato Bilal Boussadra, si sono celebrati i funerali dei suoi amici Roy Ciampa e Mattia Ciminera, due delle quattro vittime dell’incidente avvenuto sabato notte al Passo di Mirabella. Una folla oceanica ha accolto, tra la commozione e le lacrime,  le bare dei di due ventunenni. “Buon viaggio angeli” recitavano alcuni striscioni

A officiare la messa l’arcivescovo di Sant’Angelo dei Lombardi, Pasquale Cascio. Con lui il parroco, Don Alberico Grella che non ha fatto mancare la sua vicinanza alle famiglie colpite e alla comunità, insieme al sindaco Vito Di Leo. Bandiere a mezz’asta, negozi chiusi, è lutto cittadino nel comune irpino, in un silenzio surreale infranto solo dalle lacrime durante la cerimonia religiosa. Non è il tempo delle polemiche o delle accuse. Lo sottolinea con forza il vescovo Cascio: “E’ il giorno del silenzio e del dolore. Saremo sempre accanto ai genitori e alle famiglie di Roy Anthony e Mattia. Nessuno le lascerà mai sole. Oggi abbiamo la speranza che i nostri amati ragazzi sono tra la braccia di Dio Padre. Dobbiamo trarre da questa certezza la forza per andare avanti”. Ribadisce il suo invito ad “amare la vita, rispettarla e servirla anche nelle amicizie più belle, perchè insieme  si viva nella gioia”. Un messaggio rivolto a tutti, giovani e meno giovani. A portare una toccante testimonianza anche la dottoressa Aiello, in rappresentanza del rettore dell’Università di Salerno che ha voluto ricordare l’impegno di Roy, iscritto al corso di laurea in scienze motorie, nelle associazioni studentesche universitarie.

Roy Ciampa, appassionato di motociclette, era stato il più giovane Presidente del club ufficiale della Ducati, il “Motolito Doc Grottaminarda”. Un club, a cui Roy aveva dedicato tanto impegno, che prende il nome dal “Motolito”, l’unico monumento nel Sud Italia dedicato ai centauri vittime della strada. Il suo legame con Grottaminarda era forte e sincero, aveva trascorso parte della sua infanzia in questa comunità che lo ricambiava con affetto e stima. Roy non era solo un appassionato di motociclette, ma amava anche il calcio. Ricopriva il ruolo di terzino sinistro e aveva giocato per l’Us Gesualdo, che ha ricordato lo sfortunato ragazzo con affetto e rispetto. Mattia Ciminera, che  lavorava nell’impresa di famiglia, condivideva con Roy la passione per la famiglia. Ma adorava anche gli animali ed era particolarmente legato al suo cane.

 

Exit mobile version