Site icon Corriere dell'Irpinia

Abuso d’ufficio, presidente camera penale irpina: “Non condivido l’abrogazione del reato”

Addio alle comntestazioni  di abuso d’ufficio nei procedimenti in corso  e per il futuro  Sono queste le ripercussioni che avrà  l’abrogazione  dell’articolo 323  del codice penale, la norma più qualificante  del disegno di legge voluto dal ministro Carlo Nordio che aveva definito il reato di abuso d’ufficio come “evanescente”.

Abbiamo chiesto  al presidente della camera penale irpina Gaetano Aufiero un parere sulla scelta del Guardasigilli Nordio e della maggioranza di abrogare la norma.“Personalmente non condivido la riforma, che sotto diversi profili trovo molto grave.Non condivido nemmeno- afferma il penalista irpino- l’abrogazione del reato di abuso di ufficio, è la mia opinione e so essere isolata e non condivisa da organismi o associazioni di categoria”.

“I processi a rischio di estinzione non credo costituiscano un problema e nemmeno sarebbero stati un problema se il reato di abuso di ufficio non fosse stato abrogato.C’è tanta ipocrisia, tanta confusione e, purtroppo, tanta incompetenza.Il tutto, peraltro, in una inaudita visione carcerocentrica del legislatore e dell’attuale esecutivo, che abroga l’abuso di ufficio e si rifiuta di considerare e affrontare – conclude Aufiero – il dramma del sovraffollamento carcerario e delle condizioni di disumanità in cui sono reclusi quasi 60.000 detenuti”.

Exit mobile version