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Ad Antonio Coppola la targa del Comune di Napoli: “Grazie per la difesa del principio della mobilità quale diritto inalienabile”

Il Comune di Napoli ha consegnato una targa d’onore al presidente dell’Automobile Club Antonio Coppola: “In segno di profonda gratitudine e ammirazione per la Sua instancabile attività al servizio del nostro territorio e della nostra Comunità, per l’affermazione e la difesa del principio della mobilità quale diritto inalienabile di tutti i cittadini e quale affettuoso augurio per il Suo Ottantesimo compleanno in occasione della presentazione del Suo volume “la cultura della legalità Ottanta voglia di vivere. Firmato ‘il Sindaco prof. Gaetano Manfredi'”.

Emozionato e commosso il discorso con il quale Coppola ha voluto rispondere a questo riconoscimento pubblico. Eccone alcuni stralci: “La presentazione di questo libro intende costituire un momento di riflessione e di confronto su un tema a me e a voi tutti particolarmente caro: la legalità. Parlare di legalità e, soprattutto, di cultura della legalità non è facile. E’ quella cultura che conferisce dignità all’uomo e definisce che ‘una cosa non è giusta perché è legge, ma dev’esser legge perché è giusta’, come diceva Montesquieu. Di legalità si parla spesso su tutti gli organi di informazione, perché troppi fatti di cronaca, soprattutto con giovani protagonisti, dimostrano che, in generale e anche nel nostro territorio, scontiamo un deficit culturale che condiziona lo sviluppo del Paese e la qualità della vita dei cittadini”.

“Non si tratta semplicemente di un problema di scarsa conoscenza delle norme che regolano la vita sociale nel suo complesso. Né solo di una precaria consapevolezza dei diritti e, soprattutto, dei doveri che definiscono la civile convivenza, ma di insufficiente e precaria educazione. Da un lato, infatti, la società trova difficoltà a promuovere e inculcare valori e principi morali indispensabili, affinché l’osservanza delle regole diventi prassi comune, un’abitudine, uno stile di vita. Dall’altro, bisogna rilevare una crescente avversione, in
particolare tra i giovani, a metabolizzare e condividere valori e principi morali necessari per distinguere il bene dal male”.

“Questo libro è dedicato a chi, in questi 54 anni di servizio, mi ha accompagnato e seguito nelle battaglie di legalità, restando dalla parte giusta”.

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