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Al Carcere di Avellino pranzo natalizio per le detenute e i propri familiari. Ciambriello: così restituiamo speranza ma servono interventi concreti

Un pranzo nel carcere di Bellizzi Irpino con le detenute e i loro familiari riuniti allo stesso tavolo, un momento di convivialità per far sentire il calore delle feste anche a chi deve fare i conti con la sofferenza e il disagio. E’ l’iniziativa voluta dal Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, d’intesa con la direzione del carcere. Per l’occasione, le detenute hanno preparato insieme alle volontarie dello Staff del Garante un pranzo tradizionale e dolci natalizi, impreziosito dall’intervento musicale e canoro di Roberta Tondelli, di Rino Abbate, di Maria De Santis e di Sasà Di Mauro.

 “Questo pranzo – spiega Ciambriello -diventa l’occasione per rafforzare le relazioni al di là delle sbarre e consentire alle detenute di stare al fianco di mariti, fidanzati e figli. Si riducono, in questo modo, le distanze con il mondo esterno, spesso indifferente alle questioni carcerarie. Troppo spesso dobbiamo fare i conti con il silenzio da parte della politica, della società civile e delle organizzazioni. Nelle scorse settimane abbiamo presentato dati preoccupanti: scontiamo la carenza di 89 agenti. La mancanza di personale impedisce il trasporto dei detenuti per le visite ospedaliere o per attività sportive, mettendo a rischio il diritto alla salute dei detenuti ed ostacolando i progetti di reinserimento sociale. Ecco perchè è fondamentale agire concretamente. Attualmente, in Campania ci sono 7.237 detenuti, molte carceri sono sovraffollate, compresa quella di Avellino, e si riscontrano numerose criticità dovute alla mancanza di personale”. Ma non mancano i segnali di speranza “Una nota positiva è rappresentata dall’arrivo di uno psichiatra esperto, inviato dall’ASL. Tuttavia, occorrono azioni più incisive. Di qui l’impegno a garantire maggiori ore con lo psichiatra e più tecnici della riabilitazione. Considerando la presenza di molti tossicodipendenti, oltre a prevenire l’ingresso di droga in carcere, è essenziale fornire supporto ai detenuti tossicodipendenti attraverso figure come psicologi, psichiatri, assistenti sociali e attività. La mia richiesta è che i detenuti tossicodipendenti possano sperimentare il carcere in una misura alternativa”. Si sofferma sull’importanza di Bellizzi Irpino “Di qui l’invito alla società di Avellino e alla classe politica a prestare particolare attenzione a questa realtà. Il carcere non costituisce una risposta semplice a problemi complessi, tra cui la sicurezza”.

“Il carcere dovrebbe costituire una parentesi temporale nelle vite che ci vengono affidate, con l’obiettivo di restituirle alla società in condizioni migliorate”, afferma la direttrice del carcere di Bellizzi, la dott.ssa Rita Romano. “Utilizziamo gli strumenti a disposizione e in parte riusciamo nell’impresa. Siamo convinti che sia necessario aprire il carcere al mondo esterno, così da poter abbattere barriere invalicabili. Nell’ultima riunione con il provveditore Pagliuca, il direttore generale dell’ASL, Ferrante e i responsabili della salute mentale, ci si è confrontati sulla necessità di fornire operatori specializzati per gestire i detenuti tossicodipendenti e di specialisti come dermatologi e cardiologi, considerando la difficile situazione del nucleo di traduzioni che non può garantire il trasporto di detenuti all’esterno in modo continuo”.

“Ancora una volta, celebriamo le feste in famiglia grazie al Garante dei detenuti Samuele Ciambriello Lo ringraziamo per il suo impegno – spiega Maddalena Pagani, detenuta – e rivolgiamo un augurio speciale alla comunità. Finalmente abbiamo potuto riunirci con le nostre meravigliose famiglie. È un momento cruciale perché ci consente di uscire virtualmente dalle mura. Sappiamo di dover scontare i nostri reati, ma iniziative come questa ci fanno percepire un senso di famiglia”.

“Accolgo sempre con particolare favore gli inviti del Garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello, a immergermi direttamente nella realtà carceraria – afferma il consigliere Livio Petitto, capogruppo in Regione Campania di “Moderati e Riformisti” – “Questa volta, l’occasione è stata il pranzo organizzato in occasione delle festività natalizie con le detenute di Bellizzi e i loro familiari, offrendo loro qualche ora di normalità rispetto alli restrizioni in cui si trovano. Ho potuto incontrare la nuova Direttrice dell’Istituto penitenziario, la dottoressa Rita Romano. Non solo abbiamo iniziato a redigere il progetto di inclusione per le detenute madri dell’ICAM di Lauro, recentemente finanziato attraverso la legge di bilancio della Campania, ma abbiamo anche fatto il punto sulla situazione critica che coinvolge tutte le carceri irpine, in linea con quelle campane. Si avverte l’esigenza di un’organizzazione territoriale più efficiente e di maggiori servizi, soprattutto quelli sanitari. Su questo fronte, mi impegnerò a breve coinvolgendo il manager dell’ASL Avellino, il dottor Ferrante, per sviluppare strategie in risposta alla cronica carenza di personale carcerario. L’obiettivo è rilanciare l’azione non solo per tutelare la salute dei detenuti ma anche per preservare il benessere degli agenti”

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