Corriere dell'Irpinia

Al Rosario la messa degli artisti. Il vescovo Aiello: l’arte è salvifica, ci avvicina al sogno. E ricorda il coraggio del padre di Giulia: una lezione di speranza

“Oggi tornate a casa ricolmi di bellezza”. Saluta così i fedeli il vescovo di Avellino Arturo Aiello in occasione della Messa degli artisti celebrata nel santuario del Rosario, impreziosita dalle note di giovani musicisti. “Una celebrazione che spero- spiega il vescovo- possa avere cadenza mensile. L’arte ci aiuta a elevarci verso il sogno, ci può salvare, come diceva Dostoevsky, poichè intinge il proprio inchiostro nella bellezza, aiuta a far germogliare fiori e piante”. Quindi ricorda come “in questi giorni si sia celebrata una giornata storica per il cattolicesimo, che troppo spesso appare agonizzante. Il padre di Giulia che avrebbe avuto tutti gli elementi per disperare, che aveva già perso la moglie e che si è visto la propria figlia strappata così barbaramente, nel corso del funerale, davanti alle migliaia di persone accorse per rendere omaggio alla moglie, sceglie di invitare alla speranza. Ci ripete che non può finire così e richiama tutte le agenzie educative a fare la propria parte. E cita Gibran, ricordandoci di imparare a danzarecon la pioggia, di affrontare le difficoltà della vita quotidiana”. Sottolinea come “Dobbiamo avere la capacità di sognare, di immaginare il mondo che vorremmo che fosse. E’ quello che ha provato a fare il padre di Giulia”

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