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Alla frazione Calore di Mirabella protagonista la tradizione con la sagra della pannocchia

“Non sarà la stessa festa senza Bilal. Gli volevamo tutti bene. Questa edizione della sagra della pannocchia sarà dedicata a lui e ai ragazzi che hanno perso la vita nell’incidente di sabato scorso a Mirabella”. Lo sottolineano i componenti del direttivo dell’Aps ‘La Pannocchia’, nell’annunciare quello che negli anni è diventato un appuntamento fisso dell’estate irpina alla frazione Calore di Mirabella, la sagra della pannocchia, alla sua quaranteseiesima edizione, in programma il 27 e 28 luglio: “Non abbiamo potuto rinviarla ad altra data ma ricorderemo Bilal, Francesco, Roy e Mattia nel corso della due giorni. Sarà come se fossero anche loro insieme a noi”. “La forza di questa festa – spiega Daniele Angelo Martiniello, alla guida dell’associazione – è nel suo radicamento al territorio, nel legame con la comunità. Un viaggio alla riscoperta della cultura contadina, a partire da un prodotto come la spiga che era particolarmente diffuso sulle nostre tavole. La sagra della pannocchia è una delle feste più antiche che si celebravano in Irpinia e a Mirabella, una delle sagre storiche, capace di richiamare appassionati da tutta la provincia per la genuinità dei prodotti e la ricca offerta enogastronomica. Ha una tradizione che la rende unica”. Martiniello pone l’accento sul valore di cui si caricano le sagre “Restano uno degli strumenti principali per promuovere i nostri prodotti e farli conoscere a un vasto pubblico. Sono il frutto dell’impegno e dei sacrifici dell’intera comunità. Non dimentichiamo che anche numerosi emigranti tornano in Irpinia in occasione delle feste”. Spiega come tante “saranno le specialità locali preparate dalla nostre massaie e dai nostri chef che sarà possibile degustare, cicatielli con pulieio, spighe bollite e arrostite, polenta, gelato con il mais, il pane biondo, la minestra maritata. Da non perdere la carne con i peperoni e le salsicce arrostite. Il tutto accompagnato dal buon vino Aglianico. Ad impreziosire la sagra musica e spettacoli popolari. Vogliamo celebrare le nostre tipicità ma anche la bellezza dello stare insieme”.

 

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