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Alta capacità, Ss 90 e Tre torri: il Pd punta sulle grandi infrastrutture

 

Si tornerà a parlare della Manna Tre Torri Camporeale nel convegno che il Pd sta organizzando e che si terrà ad Ariano il 10 aprile prossimo.
Sulle grandi infrastrutture si confronteranno esponenti nazionali del partito e referenti della Regione Campania ma molto attesa è la presenza del sottosegretario alle infrastrutture Umberto Del Basso Decaro.
Sulla realizzazione della Manna Camporeale stanno in realtà spingendo le opposizioni consiliari. Questa bretella è l’unica soluzione per il traffico e gli intasamenti automobilistici di zona Cardito. Un problema che fa soffrire l’intera città e che si ripercuote in maniera negativa sull’economia e sul commercio dell’area. L’opera , il cui primo lotto prevedeva la realizzazione di quattro chilometri di strada extraurbana che da località Manna attraversava Ponnola per arrivare a Camporeale , rappresenterebbe anche un importante collegamento tra le due zone industriali di Flumeri e Ariano. L’opera completa , inserita nell’accordo di programma quadro della Regione, prevedeva il collegamento fino a Termoli. Costo complessivo circa 36 milioni di euro finanziati in parte dalla Regione ed in parte dall’ex Anas. Ma c’è il fondato timore, visti gli esposti alla Procura che i fondi stanziati vadano in perenzione così come già avvenuto per i 9 milioni di euro che dovevano servire per i 4 km della bretella arianese.
Nel convegno del Pd si parlerà ovviamente anche di Alta Capacità e della ss.90 delle Puglie, una strada che versa in condizioni di estrema pericolosità, ancora piena di frane e interruzioni, voragini e smottamenti che mettono a rischio chi la percorre quotidianamente per raggiungere le aree della vicina provincia di Foggia. Tutte infrastrutture della quali la città di Ariano ha bisogno per poter uscire dall’isolamento in cui è piombata negli ultimi anni.Un isolamento che passa anche attraverso il piano territoriale provinciale approvato da Palazzo Caracciolo e verso il quale il consigliere socialista Guido Riccio è molto critico. Il piano infatti, che prevede la suddivisione della provincia irpina in varie aree, è stato individuato quale comune capofila di un’area che non include nemmeno la valle dell’Ufita ma soltanto i comuni dell’immediato comprensorio. “ Ariano, secondo comune irpino”, dice Riccio, “non può accontentarsi di questo anche perché non dimentichiamo che la stazione Hirpinia dell’alta capacità sarà realizzata in Valle Ufita ma in territorio del comune di Ariano “.
 

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