Corriere dell'Irpinia

Alto Calore, il futuro della società nelle mani dei creditori, domani l’udienza sul concordato

Esame finale per l’Alto Calore Servizi, che attende il giudizio dei creditori sul concordato dichiarato per evitare il fallimento della società. In queste ore, l’ amministratore unico, l’avvocato Antonio Lenzi, sta ultimando  gli ultimi passaggi in vista dell’udienza di domani, 7 maggio,  quando il nuovo bilancio sarà al vaglio per l’ultima volta prima della decisione finale. I commissari nominati dal tribunale di Avellino hanno convocato i creditori   per un’audizione di merito. Sono chiamati ad accettare o rifiutare il piano elaborato nel luglio 2022 dai vertici societari per scongiurare il fallimento della società, su cui grava un peso di debiti che supera i 160 milioni.

Alla finestra c’è la Regione Campania, che ha sostenuto il tentativo di salvataggio, assegnando la gestione del ciclo integrato per la sola provincia di Avellino all’Alto Calore, pronta però a invertire la rotta  nel caso  il del piano di risanamento venga bocciato  da parte dei creditori. Se otterrà il disco verde alla rinegoziazione del debito, l’Alto calore potrà organizzare il ciclo idrico integrato nella provincia di Avellino, altrimenti ci  sarà una gara pubblica europea ad assegnare il servizi per il prossimo quinquennio.  In caso di liquidazione anticipata della  società  interverrà il Ministero, che non potrà far altro che indire una gara pubblica europea, aprendo la strada alla privatizzazione.

Ad attendre l’esito anche i dipendenti del ramo sannita di Alto Calore, pronti a lasciare la società di corso Europa per approdare nella costituenda società a maggioranza pubblica che rileverà la gestione idrica sannita nelle prossime settimane.

Sull’ ente di corso Europa  pende una procedura di concordato preventivo innanzi al Tribunale di Avellino, maturata in seguito all’istanza di fallimento, avanzata dalla Procura della Repubblica del capoluogo, a seguito dell’accertamento di un’esposizione debitoria di circa 150 milioni di euro nell’anno nel 2021, salita a 200 milioni secondo l’ultimo bilancio.
Il passivo evidenzia un patrimonio netto pari a 69 milioni di euro e un totale delle esposizioni debitorie di 168.475 milioni, di cui i debiti a breve termine rappresentano l’ 85,96%. Il quadro negativo è completato dall’aumento delle spese per l’energia elettrica, salite di 8 milioni di euro rispetto al 2020 e arrivate a toccare i 21 mln di euro l’anno, destinate addirittura a salire. Il bilancio si è chiuso con una perdita di 33 milioni, evidenziando un peggioramento rispetto all’esercizio precedente in cui si registra un utile di 44 milioni di euro.
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