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Alto Calore, sindaci irpini snobbano il confronto promosso da Giuditta

 

Sono pochi i sindaci irpini che hanno risposto all’appello del primocittadino di Summonte, Pasquale Giuditta, promotore di incontro per discutere del riordino del servizio idrico integrato.
Su 118 comuni irpini, erano presenti solo i rappresentanti di Montella, Mirabella, Altavilla Irpina e Venticano
L’obiettivo di Giuditta portare la discussione nella sede istituzionale idonea che è l’Assemblea dei Sindaci dei Comuni soci dell’Alto Calore, riferendosi all’perazione di aggregazione dell’Alto Calore di Avellino con la beneventana Ge.se.sa.
"Non si può dimenticare che all’epoca del mio mandato di presidenza dell’Alto Calore, l’Assemblea dei Sindaci si espresse all’unanimità per la gestione pubblica della risorsa idrica: un orientamento che non può essere tralasciato nella definizione di qualsiasi processo di riorganizzazione della gestione del servizio».
«Sono offeso – ha dichiarato il primo cittadino di Summonte – per le modalità con cui è stata condotta questa operazione della quale ho ricevuto notizia non attraverso la convocazione di una Assembla dei Soci, che era e resta il luogo deputato alla definizione di qualsiasi decisione in merito, ma una circolare».
Da parte sua l’attuale numero uno dell’Alto Calore, Lello De Stefano, ha ribadito come l’azione è stata sempre condotta nel segno della trasparenza.
 

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