Corriere dell'Irpinia

Appello bipartisan contro l’Autonomia: “Obiezione di coscienza contro la proposta di legge”

Una lettera firmata da quattro ex-parlamentari – Amedeo Laboccetta e Mario Landolfi (centrodestra), Eugenio Mazzarella e Massimo Villone (centrosinistra) – è stata consegnata questa mattina ai deputati affinché abbandonino l’obiettivo di approvare il testo sull’autonomia differenziata prima delle elezioni europee del prossimo 9 giugno.

Nella lettera si evidenzia la necessità di favorire “l’ampliamento del dibattito per chiarire gli indirizzi che la presidente del Consiglio Meloni e il ministro Calderoli vogliono seguire nella gestione della fase successiva all’approvazione”.

La richiesta nasce dalla constatazione che premier e ministro delle Riforme sono i veri dominus delle intese Stato-Regione. E quelle che avranno ad oggetto le competenze (con relative risorse) non abbisognevoli della preventiva determinazione dei Lep potranno essere stipulate immediatamente, con il rischio di trasformare l’Italia in una Repubblica-Arlecchino di venti staterelli.

Da qui “la necessità di fare chiarezza sugli indirizzi che seguiranno Calderoli e soprattutto la Meloni, cui la legge affida il potere di ‘limitare il negoziato’ tra Stato e Regioni se messa a rischio l’unità giuridica ed economica della nazione”.

“Solo così si potrà dare una risposta ai tanti dubbi emersi nelle audizioni e nel dibattito pubblico”. Infine, l’appello: “Qualora non venisse fatta piena chiarezza – concludono i quattro firmatari – chiediamo alle deputate e ai deputati di esercitare la libertà di voto loro garantita dalla Costituzione: una obiezione di coscienza nazionale”.

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