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“Aprire il Centro Dorso alla società civile”

“Pronti ad accogliere nuove idee, a collaborare con Università e imprese”

 

«Aprire le porte del Centro Dorso alla società civile, farne un laboratorio di idee alimentato dallo scambio costante con i giovani del territorio». Sottolinea con forza  i nuovi traguardi del Centro Dorso il neopresidente Luigi Fiorentino, presentato ieri nel corso di una conferenza stampa all’Oratorio dell’Annunziata. Luigi Fiorentino, nato a Paternopoli, 57 anni, già vice presidente del Centro Dorso dal 2015, succede al professor Sabino Cassese. Vice segretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, ha alle spalle una lunga carriera ai vertici dell’amministrazione pubblica. È stato capo di Gabinetto del Ministro per gli affari regionali e dei Ministri dell’istruzione dal 2007 al 2014; dal 2007 al 2011 è stato segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. «La scommessa – sottolinea Fiorentino – è quella di conciliare la riflessione sul Mezzogiorno con i grandi temi del dibattito nazionale. Bisogna puntare sulla formazione, rafforzare le competenze dei nostri giovani, fare sì che ritornino e trovino un modo per realizzarsi nella loro terra. Il Sud ha bisogno di ritrovare i cento uomini d’acciaio di cui parlava Dorso, di diventare virtuoso. Speriamo di poter contare non solo sul sostegno delle istituzioni ma anche delle imprese, delle istituzioni locali, delle Università irpine e del Mezzogiorno. Vogliamo riunire energie, confrontarci con altre istituzioni e associazioni impegnate a favore del Mezzogiorno».  Non ha ricette sullo sviluppo del Sud: «C’è bisogno di una regia  politica o istituzionale che consenta di andare al di là di interventi episodici, di investire le risorse in maniera adeguata, di lavorare sulla governance dell’intero territorio, di scommettere su progetti strategici per il rilancio dell’Irpinia. L’imperativo deve essere quello di non sprecare risorse e lavorare anche sulla sensibilizzazione culturale, trovare nuove modalità di comunicazione capaci di raggiungere i giovani, a partire dai social network. Si tratta di ricostruire la comunità». Sottolinea il proprio orgoglio per l’incarico ottenuto «raccolgo un’eredità pesante come quella del professore Cassese ma sono convinto che possiamo raggiungere obiettivi importanti». Ad esprimere viva soddisfazione anche Elisa Dorso che ribadisce come «l’elezione di Fiorentino sottolinei la volontà di continuare nel solco della stagione inaugurata da Cassese «Il centro Dorso rappresenta un faro di civiltà per questa comunità e per tutto il Mezzogiorno, un ruolo che deve continuare a svolgere coinvolgendo sempre di più le nuove generazioni. Mi piace sottolineare, inoltre, il sostegno dimostrato sempre dal Comune che ci è sempre stato vicino, mettendo a disposizione degli spazi per l’associazione».  A ricoprire il ruolo di vicepresidente sarà Nunzio Cignarella che ha ribadito la volontà di continuare a lavorare a sostegno del territorio.  Tra le iniziative annunciate le celebrazioni per il settantesimo anniversario della morte di Guido Dorso, la Scuola per i giovani amministratori, pensata per gli unger 35, prosegue anche l’Osservatorio permanente sull’economia e la società della terra irpina. Mentre dovrebbe ripartire presto il ciclo di incontri per gli studenti "Parliamo del vostro futuro". Fino alla ricerca in corso dedicata alla "Storia delle classi dirigenti meridionali. Il caso irpino". Ad integrare il comitato scientifico gli ingressi di Gerardo Capozza, Mimmo Carrieri, Alfonso Dell’Erario, Mario De Prospo, Toni Ricciardi, Marco Rossi-Doria, Aldo Sandulli e Giovanni Solimine. Ad esprimere piena soddisfazione per la designazione di Luigi Fiorentino alla presidenza del Centro di Ricerca Guido Dorso è il presidente della Provincia Domenico Gambacorta: «Rappresenta sicuramente una garanzia per la prosecuzione della straordinaria attività messa in campo dal professore Sabino Cassese. Quattro anni di lavoro intenso, con ricercatori e studiosi che grazie al loro contributo volontario sono riusciti a mantenere all’altezza della sua tradizione il Centro Dorso, sotto la guida esperta ed autorevole del professore Cassese. Un periodo che ha visto protagonista lo stesso Luigi Fiorentino, il cui supporto è stato prezioso per poter promuovere e svolgere le diverse iniziative. Tra cui, la pubblicazione del volume Idee per lo sviluppo dell’Irpinia, l’indagine che il dottore Fiorentino ha direttamente curato e che fotografa la condizione della provincia di Avellino, oltre ad indicare alcune strategie per il suo sviluppo».

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