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Aquilonia, la madre superiora coprì i maltrattamenti

AQUILONIA- Una condotta omissiva che ha portato il Gip partenopeo Giovanniello ad applicare anche alla «superiora» dell’istituto scolastico del casertano, originaria di Aquilonia, la misura inteerdittiva per maltrattamenti nei confronti degli alunni. Alla superiora, che – come sottolineano gli inquirenti – non ha partecipato ai maltrattamenti ma non li ha neanche impediti pur avendone l’autorità, è contestato dagli investigatori anche un episodio di intralcio alla giustizia, per aver detto alla madre di un alunno che le aveva segnalato i maltrattamenti paventando il ricorso alle vie legali, di non muoversi in cambio di una somma di danaro. «Parlo io con le sorelle», avrebbe detto la superiora; la madre del minore, sdegnata, ha tolto subito il bimbo dalla scuola. L’anziana suora, l’unica italiana, come hanno ribadito tutti i genitori, non ha partecipato attivamente ai maltrattamenti, fatta eccezione per un unico episodio. E’ il 9 maggio scorso, quando le telecamere installate dai Carabinieri hanno ripreso la superiora che dava uno «scappellotto » e a strattonare un altro bambino. I racconti dei bambini sono a tratti sconvolgenti. «La suora mi tirava i capelli e io mi sono fatta pipì addosso». Una madre ha spiegato «mia figlia non voleva più la cotoletta. Mi ha detto che fa perdere troppo tempo e se non mangiava in fretta la suora l’avrebbe messa in castigo lasciandola nella stanza al buio». Dove era già stata in punizione con un’amica. «Mio figlio – ha descritto un altro genitore – ritorna – va spesso a scuola con dei lividi all’altezza dell’inguine, un po’ più in basso verso la coscia, che mi davano l’impressione di veri e propri pizzicotti. Ho chiesto spiegazioni a una suola e lei mi ha risposto che era stata una giostra a dondolo a causarli ». Nelle prossime ore le religiose dovranno comparire davanti al magistrato che ha firmato le misure interdittive nei confronti delle religiose.

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