Miei cari concittadini, cari arianesi, siamo al primo giorno di una nuova ordinanza che ci vede interessati dalla proroga della chiusura della città sino al 20 aprile. Decisione, a mio parere, condivisibile in quanto finalizzata al mantenimento del calo dei contagi che si sta registrando negli ultimi giorni. La nuova ordinanza andrebbe interpretata esclusivamente come una misura ulteriore a tutela della salute pubblica, e non di certo come una espiazione per colpe che nessuno ha commesso, men che meno noi arianesi. Abbiamo assunto sin da subito un comportamento esemplare e di grande senso civico, lontano da quanto, invece, si è registrato altrove, e ancor più lontano da una gestione evidentemente superficiale e tardiva della emergenza sanitaria da parte delle istituzioni preposte, le cui eventuali responsabilità mi auguro verranno al più presto acclarate. Il silenzio di questi ultimi giorni è stato dettato da un mio profondo convincimento: la politica, unitamente a chi ha già espletato in passato una funzione di rappresentanza democratica, deve essere improntata alla buona norma del silenzio, quando risulta necessario per evitare strumentalizzazioni, ipocrisie, o peggio ancora, ingenerare dannosi allarmismi, tanto più in queste ore difficili. Tuttavia, quando occorre parlare e ristabilire l’ordine dei fatti e delle priorità, è altrettanto doveroso che la politica parli, non sia reticente e soprattutto lavori in silenzio. In questi giorni, ho inteso confrontarmi con i sindaci degli altri comuni campani dichiarati zona rossa, perché si potesse elaborare insieme una proposta unitaria indirizzata alla Presidenza della Regione Campania e al Ministero della Economia, vertente sulla necessità di adottare misure economiche straordinarie ad hoc per ogni singolo comune destinatario dell’ordinanza restrittiva. Non è ammissibile che i nostri territori debbano pagare soltanto le penalità di misure restrittive, di certo legittime, senza però che ad esse seguano altrettanto legittime, in quanto doverose, dispozioni in materia di sostegno economico e sanitario. La Città di Ariano con la maturità e la responsabilità con cui ha accettato le prime due ordinanze, accetterà anche quest’ultima, ma non resterà ad attendere supinamente che diverse priorità di altra natura e grado siano anteposte alle proprie e al nostro futuro. Enrico Franza
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