Corriere dell'Irpinia

Arminio e il “monito di San Pietro”: vai a fare il sindaco di Bisaccia

Ha raccontato di aver incontrato San Pietro, nei verdi campi del Paradiso, ma che lo ha ammonito, richiamandolo al suo compito, ovvero fare il sindaco di Bisaccia. E’ stato il colpo di teatro di Marcello Arminio, sindaco uscente a capo della lista civica “Oltre l’orizzonte”, per rendere più leggero il racconto dei problemi di salute che ha avuto, tre mesi fa. Una “morte”, come ha detto lui stesso nel centro Polifunzionale dove ha tenuto la prima uscita assieme ai candidati della sua lista, dalla quale è risorto con rinnovata energia.

Altra parentesi, quella che in apertura e chiusura del suo intervento ha dedicato ai giorni bui della pandemia, ai mesi della sofferenza, anche sua personale, e della comunità, ma richiamando l’attenzione su come l’amministrazione comunale tutta si sia spesa per la sicurezza di ogni cittadino.

Ed eccoci alla campagna elettorale: primo capitolo, la costruzione della scuola. Il cantiere è fermo, ha spiegato il sindaco, per i problemi occorsi con la prima ditta che si è aggiudicata l’appalto, e dopo una lunga battaglia che si è consumata, tra burocrazia, lungaggini e attese, intanto con la ditta stessa, poi ai vari livelli istituzionali, fino al ministero della Pubblica istruzione. «Con le ditte devi avere fortuna – commenta alla fine di tutta la ricostruzione dei fatti Arminio – Le cose invece vanno bene per l’asilo nido, progetto che ha ricevuto un finanziamento di 600mila euro. La ditta è di Andretta, i fatti ci fanno ben sperare per risultati anche a breve termine».

Altro capitolo: «Chi dice che siamo distratti non dice il vero, noi siamo molto attenti, parlano i fatti, i numeri, i progetti, gli altri dicono solo cose “fantastiche”, senza fondamento nella realtà. Del resto sono giovani, e, da soli, possono incontrare molte difficoltà».

I giovani, appunto, quelli «che noi intendiamo aiutare. Domani saranno banditi i concorsi del Comune per undici posti. Non è una operazione elettorale -sottolinea Arminio – le procedure sono partite da lontano,  e si è arrivati ad oggi. I concorsi saranno espletati a settembre, quando la commissione sarà pronta. Non possiamo certo essere accusati di voto di scambio.  E poi, in questi anni abbiamo aiutato tutti: abbiamo dato i contributi, a chi li ha chiesti, a commercianti e artigiani;  chi sceglie la residenza a Bisaccia può ricevere fino a 5mila euro. A proposito di spopolamento: se ne fa un gran parlare, ma questo fenomeno riguarda tutta Italia. Certo, nel Sud, di per sé debole, si avverte maggiormente, ma sembra che le responsabilità siano anche qui tutte dei sindaci…».

Ancora rivolto agli avversari, «ho visto che hanno occupato tutti gli spazi per le loro iniziative, forse tentano così di fare ostruzionismo. Per quanto ci riguarda, dopo stasera, parleremo l’ultimo giorno possibile, il sei giugno. Purtroppo le elezioni mettono in evidenza il lato più oscuro di alcuni cittadini: abbiamo visto gente che va, gente che viene, una gran confusione per quasi un mese e mezzo, non riuscendo a capire chi e che cosa si poteva presentare. Alcuni stavano nel mezzo, e potevano andare nella lista di qua o di là allo stesso modo. Noi invece, coerenti, qua siamo e qua restiamo, assieme ad altre persone nuove e che ci piacciono».

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