Corriere dell'Irpinia

Asidep, al via lo stato di agitazione. I lavoratori: stanchi di questo tira e molla

Stamattina è  stato annunciato lo stato di agitazione. E domani, se non cambiano le cose, via allo sciopero ad oltranza. Non si possono disattendere accordi presi in Prefettura, dal presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, alla presenza del prefetto Paola Spena, dell’assessore regionale  al Lavoro, Antonio Marchiello, e dei sindacati.”Adesso basta- dicono i cinquantacinque lavoratori dell’Asidep- ci siamo stancati di questo tira e molla”. E confermano che se domani non sarà pubblicato l’avviso pubblico per l’affidamento negoziato, della depurazione, ad Irpiniambiente si fermeranno gli impianti dei nuclei industriali. Tutti, sindacati compresi, sperano che”Pisano la finisca di giocare sulla pelle dei lavoratori- ha detto, nei giorni scorsi, Giuseppe Zaolino, segretario provinciale della Fismic-“, o come ha aggiunto Gaetano Altieri, segretario provinciale della Uilm” la finisca(Pisano,ndr) di prendere tempo e rispetti i  patti stipulati in Prefettura”. Giuseppe Morsa, segretario provinciale della Fiom, più volte ha sostenuto che”in questa vicenda l’Asi fa melina”. Insomma sono tutti preoccupati per un ennesimo ripensamento di Pisano. La procedura negoziata, ai sensi dell’articolo 76 del codice degli appalti,  prevede che si dovranno invitare tre operatori economici,  compresa Irpiniambiente. E sarebbe l’unico sistema, di cui si è già parlato nelle riunioni a palazzo di Governo, per affidare alla partecipata di via Cannaviello il ruolo che gli si richiederà. Senza questo tipo di procedura, di somma urgenza, ci troveremmo davanti ad un tira e molla infinito. Un passo alla volta per arrivare a quello che si attende faccia il presidente dell’Asi per far ripartire, in modo sistematico, la depurazione irpina. Per non dire dei quattro stipendi arretrati che, gli operai Asidep, hanno richiesto. Troppi”stop and go”, in questa vicenda. Oggi, comunque, sarà una giornata importante. Come, del resto, anche domani. In attesa di un altro, definitivo, incontro in Prefettura.

Giancarlo Vitale
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