Corriere dell'Irpinia

Asidep, Altieri su affidamento depurazione: “Decisione unilaterale dell’Asi”. Zaolino: “Una farsa”

Non ci sono margini, o quantomeno meno saranno davvero pochi, per una discussione che porti a qualcosa in merito alla vicenda Asidep. In Prefettura potrebbe anche non servire l’appuntamento convocato dalla dottoressa Paola Spena, per domani alle ore10. Perché i giochi sembrerebbero fatti, dopo la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale, del bando di gara per l’affidamento della depurazione in Irpinia. Che, in pratica, è il lasciapassare per l’intervento di privati, smentendo quello che si sono detti nelle varie occasioni in cui i sindacati, il presidente dell’Asi, Pasquale Pisano, gli stessi curatori fallimentari Cgs, Irpiniambiente, si sono visti. E come lo stesso Prefetto aveva auspicato: cioè  la salvaguardia dei cinquantacinque posti di lavoro e le retribuzioni arretrate che gli operai Asidep ancora aspettano. Ma il bando pubblicato ha fatto precipitare le cose: significherà la notevole diminuzione della forza lavoro, infatti resteranno in diciotto e, come gli stessi lavoratori della depurazione hanno scritto, in questo modo potrebbero farsi largo gli interessi della camorra casertana e napoletana. Un altra vertenza che finisce male. Intanto, come avevano preannunciato Fismic, Uilm e Fiom, da stamattina è partito lo sciopero ad oltranza con il blocco totale della depurazione. I servizi alle aziende dell’alta Irpinia, infatti, saranno fermi al cento per cento. Gli impianti”per senso di responsabilità- hanno scritto Fismic, Uilm e Fiom Cgil nel comunicato stampa di ieri” saranno messi in accumulo, la cui capacità di trattenimento dei reflui va dalle 24 alle 48 ore. La privatizzazione, quindi, sembra il futuro dell’Asidep. Intanto domani mattina, come dicevamo, l’incontro con il Prefetto di Avellino, con l’aggiunta della partecipazione della Regione Campania, con l’assessore alle Attività produttive, lavoro e demanio Antonio Marchiello.

E proprio a palazzo Santa Lucia si appella il segretario provinciale della Uilm, Gaetano Altieri che, nell’intervento di quell’ente,  troverebbe uno spiraglio. Infatti, dice:”Vediamo cosa ne pensa la Regione”. Che, tradotto, vuol dire:” Dovrà pur dire quello che cosa vuole fare di una sua partecipata”. Quella del presidente Pisano è stata, per il segretario provinciale della Uilm,”una scelta unilaterale”. Senza tenere conto dei pareri del sindacato e, ancora peggio, di quello del Prefetto di Avellino. Per il presidente Asi, quella della pubblicazione del bando, era una scelta obbligata. L’intervento di Irpiniambiente non avrebbe, secondo Pisano, risollevato le sorti della depurazione irpina.”Chi ha voluto sabotare, questo è il termine giusto-dice Giuseppe Zaolino,  segretario provinciale Fismic-e far fallire una vera trattativa per il subentro di Irpiniambiente è proprio il presidente dell’Asi. Che non può, il sabato, andare a Roma per difendere lavoro, lavoratori e salario minimo e poi tornare ad Avellino e licenziare le persone”. Zaolino aggiunge che” dal primo dicembre, 55 operai, saranno in mezzo ad una strada e, loro, pensano di recuperarne, nell’arco di non sappiamo quanto tempo, diciotto, dopo il calvario della disoccupazione, con  un  minimo contrattuale. Dopo trent’anni”. Il segretario Fismic sottolinea che”se non è una farsa questa, ci somiglia molto”. Perché”ripuliti con un salario che non si sa da dove verrà”. E con chi sarà disposto a subentrare, dopo la gara pubblicata. Sempre con il rischio, ribadito in una lettera  scritta qualche giorno fa, dai dipendenti Asidep, di infiltrazioni camorristiche.
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