Corriere dell'Irpinia

Asidep, i lavoratori: “Chieffo non sa di cosa parla. Le sue dichiarazioni sono lesive nei nostri confronti”.

I vertici di Asi e Asidep, nell’incontro di ieri, hanno assicurato che, ai lavoratori della depurazione irpina, saranno dati gli stipendi di agosto e settembre. Che sono metà di quelli che, ancora aspettano. Ma gli operai della partecipata di Pianodardine rimangono,comunque, scettici. Visto che, da tempo, si smentiscono gli accordi presi il giorno prima. Intanto, le tute blu della depurazione, questa mattina con un comunicato stampa rispondono alle precedenti affermazioni del loro presidente liquidatore, Giovanni Maria Chieffo. Che, proprio ieri, si era fermato con le televisioni per dire che non aveva”autorizzato lo stacco dei depuratori”. Così come il direttore tecnico dell’Asidep. E che gli operai, ancora in sciopero ad oltranza,”hanno denunciato, prima di entrare in sciopero, quello che poi si sarebbe verificato”. I lavoratori dell’Asidep, come dicevamo, manifestano”tutto il loro sconcerto e l’indignazione per l’ennesima boutade offerta dall’inconsapevole rappresentante legale della società, che si è diffuso in farneticazioni su problematiche della depurazione di cui, evidentemente, non capisce niente, tirando in ballo manovre interruttive del processo obbligato e di routine, e definendole come atti di presunta insubordinazione, chiamando in causa inoltre un fantomatico direttore tecnico degli impianti”. Che, secondo i lavoratori dell’Asidep, non ci sarebbe più “perché esule volontario per sfuggire ad eventuali responsabilità penali”. Chieffo sarebbe”uno strano personaggio” munito di”protervia”. E che non mostra”il minimo pentimento pubblico per il disastro che ha combinato”. Quello che  colpisce i lavoratori è il fatto che, il presidente dell’Asidep, non cerca scuse.”Senza nemmeno invocare- si legge nel comunicato-attenuanti per le responsabilità gravose che gli verranno inevitabilmente contestate”. Le affermazioni di Chieffo, continuano gli operai, sarebbero”lesive” nei confronti di chi fa questo lavoro. Mentre, comunque, potrebbe esserci a stretto giro di posta una chiamata in Prefettura. Per una ennesima riunione.

Giancarlo Vitale
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