Corriere dell'Irpinia

Asidep, la vertenza non si sblocca e intanto le vasche tracimano

AVELLINO – Potremmo dire, usando una metafora meteorologica, che all’Asidep “piove sul bagnato “. I guai, infatti, non finiscono mai. Perché a quelli già noti si è aggiunto l’ultimo: una istanza di fallimento, depositata da un creditore presso il tribunale di Avellino, di un milione e mezzo di euro.

Mentre continua il presidio dei cinquantatré lavoratori, in sciopero ormai da tempo. E gli impianti di depurazione cominciano a sversare l’acqua dalle vasche. Come quello di Flumeri, la scorsa settimana, documentata dalle immagini del tg di Telenostra. Intanto non hanno ancora ricevuto le cinque mensilità arretrate, non sono stati pagati i contributi, per questo c’è anche l’interessamento della Procura della Repubblica del capoluogo irpino.

Le richieste le hanno ribadite, in un recente colloquio con il liquidatore della società, Nino Iovino. Ma l’Asi, in tutto questo, dov’è? E il presidente, Pasquale Pisano? Che, secondo i lavoratori di Asidep”si è dato per disperso”. E che con un gesto, nemmeno tanto simbolico, cioè le dimissioni, potrebbe rivalutare la sua posizione, abbastanza chiara all’interno della vicenda.

È stato solo, ma in questa vicenda ci ha messo del suo. Una gestione “clientelare ed incompetente – questo il parere dei sindacati”. Corredata da “scelte non all’altezza”. L’Asidep in fase fallimentare, ha prodotto fin qui 35 milioni di euro di debiti. Mentre monta, sempre di più, la rabbia e la disperazione dei lavoratori.

E nei giorni scorsi Geko Spa si è aggiudicata l’affidamento del lavori. E i lavoratori dell’azienda della azienda per la depurazione irpina, erano presenti con uno striscione allo sciopero generale di Grottaminarda. In cui hanno portato, loro che ne hanno tanto bisogno, solidarietà alle tute blu di Industria Italiana Autobus. Due vertenze che, in qualche modo, si incrociano per una vicenda tutta italiana. Anzi, irpina.

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