Autore: redazione web

La tragedia del ponte Morandi, con il suo carico di vittime ancora da conteggiare esattamente, di danni irreparabili e di sfollati da sistemare in una Genova spaccata in due al centro di un’area nevralgica del paese, ha colto l’Italia in piena vacanza e il governo alle prese con la preparazione della manovra economica d’autunno, che ora dovrà tener conto di un’emergenza grave e imprevista che costringerà i ministri economici e le forze politiche di maggioranza a rivedere progetti e redistribuire le scarse risorse disponibili. Lo scenario che si apriva sulla vigilia di Ferragosto è completamente mutato in peggio, come inghiottito…

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Viviamo tempi incerti. Molto difficili. La natura che si ribella. La burocrazia che nella sua inefficienza ha sostituito la stagione dei doveri. La politica che fa del populismo la sua ricetta senza regole. E altro ancora che turba gli animi e allontana il sorriso. La narrazione di queste ore ci consegna eventi di grande angoscia. Il ponte di Genova che crolla facendo vittime innocenti con quel cemento sfarinato che imbianca decine di corpi ormai senza vita; il terrorismo che con la sua follia stragista torna a Londra a minacciare le Istituzioni; la recrudescenza di guerre lontane e poco conosciute che…

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E’ evidente che il sindaco Ciampi deve dimettersi. Lui che solo qualche giorno fa aveva chiesto scusa alla città, dichiarandosi contro la gogna mediatica, ora cambia idea e si affida alla comunicazione tramite vele per confermare l’insulto. Così egli dimostra di essere uno strumento di una strategia politica contro la città che aveva creduto nella sua capacità autonoma di rappresentante di tutti e non solo di una parte. Anche l’occasione del Ferragosto viene utilizzata strumentalmente per fini politici. Sia chiaro. Ciampi non è stato eletto grazie alla sua appartenenza politica. Siede sullo scranno più importante del capoluogo perchè il centrodestra…

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Dalle alture dell’Irpinia, in queste tiepide serate d’agosto, i fuochi fatui delle feste di paesi che all’improvviso sembrano come ripopolati, sono lí a perpetuare il rito pagano che vorrebbe scongiurare l’incipiente allungarsi delle ore di buio. di fatti, gli stessi borghi che appaiono rigenerati dalla presenza nei propri vicoli di nuovi e vecchi spettatori, per lo piú gente di emigrazione, per il resto dell’anno sono paesi-fantasma, dall’atmosfera quasi spettrale, buia. In veritá, neanche i ritorni sono piú quelli di qualche anno fa. Nemmeno nel periodo estivo i paesi si riempiono. Quella che sembra essere rimasta immutata é la scenografia che…

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L’ opinione diffusa che questo Ferragosto viene percepito diversamente rispetto a quello degli anni precedenti, grazie a qualche sforzo significativo per riannodare il filo della memoria. Processioni e sagre, sempre più evidenziate dai mezzi di comunicazione, ripropongono identità locali che si incontrano con flussi globali, forse senza neanche accorgersene. I nostri piccoli paesi- i centri storici, frazioni e case isolate- si raccolgono ancora intorno al sindaco con la fascia tricolore, al parroco e ai membri delle Confraternite. Tutti insieme, qualunque fosse la fede, scandiscono con la commozione dei canti liturgici la religione laica dell’appartenenza. I drappi rossi alle finestre, le…

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Il concetto sociopedagogico del “vizio della memoria”, equivale alla sindrome civile della memoria corta, ha costituito il lievito fecondo del nucleo tematico “corruzione, democrazia alterata” sviluppato dal Procuratore della Repubblica di Avellino Rosario Cantelmo, in occasione della presentazione del legal triller di Bruno Larosa, Doppio Binario, nella suggestiva cornice del Castello della Leonessa di S. Martino Valle Caudina, nell’ambito della kermess “I quattro giorni dei briganti”. Lo stimato magistrato nel parlare della giustizia a doppio binario, ha richiamato, la deleteria abitudine della memoria corta della nostra società civile quando viene interpellata dall’iter processuale che, per una serie di ragioni, diventa…

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Il Sud, come topos “mitologico”, dove storia e mito si intrecciano fino a confondersi, per sua natura, é una scelta polisemica, in antitesi ad una reductio ad unum, che non sarebbe in grado di restituire il senso di una complessità profonda, a volte inafferrabile. Il nostro Sud, attraversato da una crisi totalizzante, che letteralmente ha significato “separazione” dal resto del Paese, dall’Europa, quel Meridione oggi confinato nell’angolo della storia, sconfitto anche da se stesso, deve ricostruire il mosaico composito della sua “mitologia”, non soltanto per uscire dal cono d’ombra in cui é stato relegato. Lo sguardo compassionevole che gli stessi…

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