Autore: redazione web

Lo hanno definito “governo politico”, anzi il primo governo “politico” dal novembre 2011, quando  il non eletto Monti sostituì l’eletto Berlusconi; eppure l’esecutivo che ieri si è insediato a palazzo Chigi sembra piuttosto il “governo del rancore”, o meglio figlio di un rancore che non si è ancora trasformato in politica. Perché di per sé il malessere sociale che trascende in rabbia contro tutto e contro tutti può anche generare una buona politica, se questa è capace di comprenderne le ragioni e di incanalarle in progetti che soddisfino gli scontenti pur richiamandoli alla realtà di una situazione economica critica e…

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La situazione politica non è buona/ la situazione economica non è buona/ la situazione del mio lavandino non è buona/ la situazione del mio amore non è buona. Ripensando allo stupefacente svolgimento della crisi politica ed ai ripetuti colpi di scena a partire da domenica scorsa, quando il Presidente della Repubblica ha pronunziato il suo “niet” alla nomina di Paolo Savona come Ministro dell’economia ed ha impedito la nascita del governo giallo-verde, mi tornano in mente i versi della nota canzone di Celentano.  Che aggiunge anche: “la situazione internazionale non è buona/ la situazione, la mia situazione non è buona.…

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Come stare sulle montagne russe. La politica italiana dopo oltre ottanta giorni dal voto è un’altalena impazzita. Le soluzioni possibili alla crisi si sono rincorse nelle ultime ore. Un qualcosa di inedito in settant’anni di vita repubblica.  Questi giorni pazzi ci sono costate 200 miliardi tra lo spread che sale e la Borsa che annulla i guadagni di sei mesi. La sfida istituzionale lanciata contro la Presidenza della Repubblica messa sotto attacco da forzature e arroganza con l’idea di formare non un governo ma di piegare l’istituzione principale del paese sotto la spinta del voto popolare. Di Maio si è…

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Si avvia verso il quasi obbligatorio traguardo delle elezioni anticipate una delle più concitate e anomale crisi di governo della nostra storia repubblicana. Proprio questa prospettiva rischia, però, di riaprire e di ingigantire a dismisura le ferite e gli effetti nefasti dei tanti giochi svolti sulle spalle del Quirinale e dell’italia. La irresponsabilità politica della Lega che, pur di riuscire a ottenere le urne anticipate, ha attuato – dietro le quinte di uno spettacolo fasullo – una vera roulette russa delle istituzioni. La disinvoltura del  M5S, che, finito a rimorchio della spregiudicata ma avvolgente iniziativa leghista, non ha trovato di…

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La radicalizzazione dello scontro politico non incentiva automaticamente la partecipazione al voto se non quando sono in gioco scelte di campo avvertite dai cittadini come decisive. Accadde nel 1948, le prime elezioni politiche repubblicane, quando la scelta fu sulla collocazione occidentale e filo americana dell’Italia: alle urne si recò il 92% degli italiani e per la prima volte le donne. Nel 1953 venne raggiunto il record di affluenza mai più superato: quasi il 94% furono gli elettori che si pronunciarono sulla cosiddetta “legge truffa”, il sistema elettorale che intendeva assegnare il 65% dei seggi al partito o alla coalizione che…

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Tra i tanti commenti e non poche valutazioni preventive sul personaggio e il programma dell’ormai ex Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte, si rivela particolarmente significativa quella del presidente della Conferenza episcopale italiana, il cardinale Gualtiero Bassetti. Oltre al richiamo “all’umanesimo di Firenze di quei laici, come Giorgio La Pira” l’eminente porporato rilancia l’appello per un impegno dei cattolici in politica, urgente e necessario a fronte dell’attuale crisi istituzionale, senza precedenti nella storia repubblicana. A proposito di quest’ultima sottolineatura, per chi ha avuto la bontà e la pazienza di leggere le mie modeste e numerose riflessioni tematiche sull’argomento, dovrebbe essere…

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Il Presidente Mattarella ha detto no alla nomina del prof. Savona a Ministro della politica economica per le sue posizioni critiche nei confronti dell’Unione e in particolar modo della Germania. Non è bastata l’assicurazione data con una lettera nella quale ha cercato di fornire risposte rassicuranti sul suo atteggiamento nei confronti dei vertici dell’Unione da futuro ministro. Ha ribadito quanto è scritto nel contratto giallo verde cioè che la riduzione del debito pubblico il futuro governo intende farla potrà non attraverso una riduzione della spesa pubblica ma attraverso l’incremento del PIL che si otterrà attraverso l’aumento dei consumi. Come finanziare…

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Eora che cosa accadrà? Il Capo dello Stato, forte delle prerogative che gli assegna la Costituzione, non si è lasciato intimorire, rinviando al mittente (Lega-M5s) le accuse di imparzialità a lui rivolte. Non sono state sufficienti le dichiarazioni di Paolo Savona (più morbido verso l’Europa) per far cambiare idea all’inquilino dell’alto Colle. Lo scontro istituzionale, inedito, e mai così aspro, nella storia repubblicana, apre le porte ad uno scenario inquietante, mentre la crisi di credibilità del Paese crea grande allarme soprattutto nel mondo economico. Non a caso Mattarella a conclusione del colloquio con il premier incaricato Giuseppe Conte ha inteso…

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