Autore: redazione web

Mario Draghi, affrontando il tema dello sviluppo del Mezzogiorno, si è più volte soffermato sul ruolo della classe dirigente meridionale, denunciandone finta sonnolenza, incapacità progettuale e di spesa, complicità con i poteri criminali e quanto altro non aiuta la comunità sana del Sud ad uscire da una condizione di sottosviluppo. La stessa saggistica meridionale più che lanciare la sfida per il futuro, si attarda, purtroppo, a guardare al passato con un lamento stanco a morire. Un esempio lampante, tra i tanti nel Mezzogiorno di questa situazione, si registra in Irpinia, realtà nella quale la classe dirigente è da tempo assente…

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A cento giorni dalla nascita del governo di unità nazionale, mentre Mario Draghi marcia abbastanza spedito nell’attuazione del suo programma di emergenza, i partiti che lo sostengono in Parlamento hanno qualche difficoltà a perseguire le rispettive strategie, tanto da far temere che alcune fibrillazioni, visibili soprattutto nell’area di centrodestra ma non solo in quella, possano ripercuotersi sulla tenuta dell’esecutivo compromettendone la stabilità. E’ difficile che si arrivi a tanto, fatta salva l’irriducibile opposizione di Fratelli d’Italia, vista la consapevolezza di tutti gli altri della difficoltà a giustificare davanti ad un’opinione pubblica stremata dalla pandemia il fallimento di quella che viene…

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Se i sindacati organizzano ogni anno un grande concerto per celebrare la ricorrenza del primo maggio, festa del lavoro e dei lavoratori, è evidente che non si tratta solo di un fatto musicale ma di un evento civile, quindi non c’è niente di strano se gli artisti o i personaggi pubblici convocati affrontino dei temi di impegno civile. E tuttavia, data la rilevanza mediatica dell’evento, ogni anno sorgono preoccupazioni nelle forze politiche che creano fibrillazioni nella RAI circa i messaggi sgraditi che possono essere trasmessi da quel palco, di qui le pressioni sugli artisti perché non si esprimano su questioni…

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Trevico a Torino, viaggio nel Fiat-Nam è uno dei film meno trasmessi di Ettore Scola, il grande regista scomparso nel 2016 e che il prossimo 10 maggio avrebbe compiuto novant’anni.  Nel rendere omaggio a Scola, nato appunto a Trevico, è di particolare attualità partire da questa sorta di documentario del 1973 che ripercorre la vita all’interno delle fabbriche dopo il ’68 e descrive la complicata condizione degli emigrati del Mezzogiorno in una grande città del Nord. E’ la storia di un giovane operaio, Fortunato Santospirito, che deve fronteggiare la dura realtà quotidiana e misurarsi con i problemi legati al lavoro…

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L’esecutivo e la maggioranza nell’ultima settimana si sono dati molto da fare soprattutto per l’invio nei termini a Bruxelles del Next generation EU italiano. Questo anche per cercare di smaltire le conseguenze politiche dell’astensione dei ministri leghisti sulle misure restrittive imposte dai numeri della pandemia. In particolare la divergenza sull’ora del coprifuoco, invece che essere ricondotta alle sue reali dimensioni di questione da risolvere con accortezza e buonsenso, è diventata una sorta di psico-dramma nazionale. E questo a causa soprattutto ai giochini di Salvini. Il suo chiamarsi fuori ha indebolito l’unità tra le forze della maggioranza. Provocato nuove divisioni in…

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La presentazione da parte del governo Draghi  del Recovery Plan italiano, entro la scadenza del 30 aprile, è stata salutata , quasi unanimemente, con favore da parte delle forze politiche e dell’opinione pubblica nazionale. Parallelamente a questo diffuso interesse , come sempre accade, non sono mancate le voci del coro  dei pessimisti circa la corretta ed efficace realizzazione delle “ riforme” richieste. Dal mio modestissimo angolo di osservazione oso, invece , annoverarmi tra coloro che guardano con  fondata   fiducia di cui ha parlato il presidente Mattarella, in occasione del 1* maggio, quando  ha  parlato di tanti “ costruttori” presenti  nei …

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Lo strappo della Lega che si astiene sul decreto delle riaperture perché contrario al coprifuoco delle 22, e i contrasti sul Recovery Plan, sono il segnale che una maggioranza politica così eterogenea e senza accordi sulle cose da fare, che non ha il senso dell’unità per affrontare l’emergenza e nella quale ogni partito pensa alle prossime elezioni, alla propaganda e ai sondaggi, non può reggere ancora per molto. La Lega non può stare ancora a lungo con due piedi in una staffa con Salvini a fare il capopopolo e a guidare le proteste per non lasciare il monopolio alla Meloni…

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Anche se mancano nove mesi alla scadenza del mandato di Sergio Mattarella, la corsa, o la battaglia per la successione è già iniziata, mentre l’esperienza delle ultime elezioni presidenziali suggerisce di non azzardare previsioni sul nome del successore. I candidati, a destra come a sinistra (soprattutto nel centrosinistra) sono numerosi, e qualcuno sta già organizzando strategie e muovendo le sue pedine; ma il campo è ancora confuso e le ipotesi si accavallano. Potrebbero essere maturi i tempi per la scelta di una donna, e le personalità di prestigio sono più d’una; lo stesso Mattarella, che anche recentemente ha escluso la…

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