Corriere dell'Irpinia

Autonomia, la Sardegna pronta ad aderire alla richiesta di referendum abrogativo. Sarà la quinta regione. E parte la mobilitazione a Sinistra

Quattro le mozioni sull’autonomia differenziata che i consiglieri regionali sardi esamineranno nell’Aula del palazzo di via Roma. Due quelle presentate della maggioranza del campo largo, guidato da Alessandra Todde che si è messa alla testa del gruppo di cinque regioni contrarie alla norma targata Calderoli (anche Campania, Toscana, Emilia Romagna e Puglia) e che chiederanno il referendum abrogativo.
Sono identici i testi già votati da Emilia Romagna, Campania e Toscana, uno sull’abrogazione totale e l’altro su alcune parti.

Intanto venerdi’ 5 luglio è stato depositato in Cassazione il quesito referendario abrogativo dell’Autonomia differenziata.

“Nei prossimi mesi saremo quindi parte di una grande mobilitazione. Questo perché l’Autonomia differenziata divide il Paese e condanna milioni di cittadine e cittadini – non solo del mezzogiorno, ma anche del Nord, delle aree interne e quelle periferiche – alla marginalita’, all’assenza di servizi e all’abbandono”.
Lo scrivono in una lettera ai dirigenti locali e ai militanti di Europa Verde e di Sinistra Italiana Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni.

“E’ un attacco al cuore del Paese. E’ un attacco alla sanita’ e all’istruzione pubblica, ai servizi essenziali. E’ un attacco ai diritti costituzionali e al diritto di avere una vita libera e dignitosa, a prescindere dal luogo in cui si nasce. Ma noi siamo determinati a fermarli”.

“Per raggiungere questo obiettivo dovremo raccogliere – proseguono – insieme a tutte le organizzazioni del comitato promotore, le firme di almeno cinquecentomila elettrici ed elettori nel corso dell’estate. Servira’ un grande sforzo collettivo. Per questo abbiamo deciso di lanciare la campagna “Ricuciamo l’Italia” in giro per tutta l’Italia con la presenza non solo nostra, ma anche dei parlamentari, dei consiglieri regionali, provinciali e comunali. Sara’ pero’ fondamentale il sostegno di tutte e tutti. Dovremo organizzare iniziative pubbliche in tutto il territorio nazionale. Dal punto di vista logistico, sara’ per noi cruciale conoscere le date e i luoghi in cui tali eventi si terranno. Vi chiediamo quindi di programmare incontri e banchetti per la raccolta delle firme a partire dal giorno 20/7 e di comunicarlo il prima possibile. E’ nostro dovere fare di tutto per fermare la destra e il suo ‘SpaccaItalia’. Abbiamo tentato di farlo in Parlamento, ora – concludono Bonelli e Fratoianni – lo faremo nelle piazze di tutta Italia. Prima con le nostre firme, poi con il nostro voto”.

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