Corriere dell'Irpinia

Avanza in Alta Irpinia il partito del non voto per l’Europa

Foto: europa.today.it

E’ una specie di sciopero, quello proclamato dai comuni dell’Alta Irpinia.  Un movimento del non voto, o in una sola parola astensionismo, spinto alla soglia minima, almeno fino alle dodici di questa mattina. Certo, i numeri sono destinati ad aumentare, nel pomeriggio e verso le ventitrè, quando si chiuderanno le urne. Ma si sa, il buongiorno si vede dal mattino, e questo mattino sembra carico di nubi.

Diamo allora qualche numero, per renderci conto meglio di quanto possa essere grave la situazione. Diversi  comuni dell’ Alta Irpinia registrano un’affluenza alle urne fra il 10 e 13%, fino a mezzogiorno di questa domenica. Tra questi citiamo Cairano, Calitri, Caposele, Castelfranci. Ma c’è una preoccupante tendenza al ribasso, quando notiamo che si scende sotto il 10% a Guardia Lombardi (8,90), Conza della Campania (8.92), Andretta, (9,99), Monteverde (9,92). Ancora più  negativi, i dati che riguardano Lioni, dove ha votato fino a stamattina solo l’8,33%, Sant’Angelo dei Lombardi, 7,78%, Nusco, 8,25%. Stiamo parlando di comuni, questi ultimi, ricchi di storia di politica, nazionale ed internazionale. L’elenco va avanti di questo passo per altri comuni, tutti stentatamente più o meno intorno al 10%.

La bandiera del voto svetta invece nei comuni  impegnati nelle consultazioni per le amministrative. Il discorso cambia a Bisaccia, Bonito, piccoli comuni della Baronia come Carife, Castel Baronia, San Sossio Baronia, o a Castelvetere sul Calore,  Sant’Andrea di Conza, Melito Irpino, Montella, Paternopoli, dove le percentuali superano il 30%.

I sindaci ci sono, l’Europa no: sembra essere questo il messaggio lanciato da chi ha deciso di non andare a votare. Nonostante gli incessanti appelli ad esercitare il proprio diritto-dovere.

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