Ennesima serata di passione per l’Avellino. Non è arrivata nemmeno nella partita contro l’Audace Cerignola più che la vittoria, la svolta stagionale tanto agognata. E al triplice fischio della seconda gara consecutiva al Partenio, tra le mura amiche, l’atmosfera è cambiata.
Un’aspra contestazione indirizzata al tecnico biancoverde Michele Pazienza, il primo sul banco degli imputati. Subito dietro l’area tecnica capeggiata da Giorgio Perinetti. Nonostante i malumori, le indiscrezioni e le voci che arrivavano dalla pancia dell’impianto di via Zoccolari che volevano i vertici societari pronti alla rivoluzione dirigenziale e tecnica in caso di un mancato successo, non è arrivata nessuna novità. O meglio, non quella che si attendeva.
Il patron Angelo Antonio D’Agostino, dopo diversi colloqui avuti in nottata, anche con una delegazione del tifo organizzato, ha deciso di ribadire la fiducia della società al mister e al direttore sportivo. Una conferma a tempo, con la partita con la Cavese che sarà nuovamente determinante per conoscere il futuro dei lupi. Diversi i profili sondati per un eventuale esonero, dal grande ex Angelo Alessio a Massimo Oddo. Per Michele Pazienza c’è, però, la possibilità di ribaltare questa situazione e risollevare le sorti di un destino che pare già segnato.