Corriere dell'Irpinia

Avellino, medico dell’ospedale Moscati aggredito con l’estintore nel covid center: condannati

Medico aggredito con l’estintore, condannati i familiari di un paziente  affetto da covid. . A denunciarel’aggressione  il medico pneumologo dell’ospedale San Giuseppe Moscati, Giuseppe Russo. I fatti risalgono al 22 dicembre del 2020, quando il figlio di un paziente tentò di forzare l’ingresso della palazzina covid.

il caso  risale a dicembre 2020, quando il figlio di un paziente tentò di forzare l’ingresso della struttura sanitaria. Di fronte all’opposizione del medico di turno, Russo, l’aggressore staccò un estintore dalla parete e colpì violentemente il medico. Il dmedico, supportato dai colleghi, decise immediatamente di portare i responsabili in tribunale.

Il dottor Russo, supportato da amici e colleghi, decise immediatamente di denunciare quanto avvenuto. Oggi, dopo quasi quattro anni, la sentenza. “Quanto avvenuto lascia un segno profondo in me – spiega Russo -. Ho denunciato perchè bisogna dimostrare che non è tollerabile la violenza. Non è giusto che si venga aggrediti mentre si esercitano le proprie funzioni. Siamo medici, sanitari, se sbagliamo è giusto che ne paghiamo le conseguenze, ma non possiamo quotidianamento confrontarci con rischi che esulano i nostri doveri professionali, come quelli di venire insultati o aggrediti. Di quel giorno ricordo la delusione e dispiacere nel vedermi aggredito nel tentativo di proteggere gli stessi familiari del paziente, che volevano entrare nella palazzina Covid rischiando di contagiarsi. Ringrazio l’avvocato Gianmmario Sposito, che mi ha affiancato e sostenuto durante questo iter giudiziario. Oggi, dopo quasi 4 anni, grazie al grande lavoro del mio avvocato, è arrivata la sentenza di condanna a 4 mesi di reclusione (pena sospesa) per la moglie del paziente, e 10 mesi di reclusione (pena non sospesa) per il figlio. Volevo condividere con voi questa notizia, questa sentenza. Una sentenza che rinforza il diritto di noi medici e infermieri a lavorare senza il pericolo di essere aggrediti ed offesi”.

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