Corriere dell'Irpinia

Avellino, Pascale: “Gengaro? Un attaccante da primato. In campo insieme per una nuova città”

Annamaria Pascale, dopo un’esperienza alle politiche con un ottimo risultato, ha deciso di sostenere Antonio  Gengaro in corsa per la prima volta alla fascia tricolore. Come mai ha deciso di candidarsi?

Ora le ragioni sono tutte in un atto di responsabilità per collaborare ad una nuova Avellino. Quando mi è stato proposto non ho esitato. Proprio per coerenza, convinta, all’impegno per l’interesse collettivo e per il bene comune, che mi avevo spinto alle elezioni politiche del 2018, ma anche nel comitato per la difesa della gestione pubblica dell’acqua d’Irpinia. Tra l’altro la mia candidatura al Parlamento arrivò all’esito di un percorso di costituzione di Articolo Uno e poi Leu, come fuoriuscita dal Pd di Renzi. In assoluta continuità, questa candidatura viene dopo essere rientrata nel Pd per supportare la segreteria Schlein, che corrisponde alla mia idea di Pd ed arriva nella lista Gengaro Sindaco perché è proprio con Gengaro che sto condividendo il mio nuovo percorso nel Pd. Appena il tavolo progressista ha deciso il suo nome non ho esitato. Chiaramente sarò, se verrò eletta nella lista solidale ed autorizzata dal partito, una consigliera Pd.

Lei avellinese doc dalla nascita e residente nel capoluogo come vede la città e cosa ritiene vada fatto per renderla una città migliore?

Il punto di partenza è in quello che Avellino già è. E da qui, la proiezione è in quello che potrebbe essere in più ed in meglio. Parlo naturalmente delle sue risorse, del suo verde, della sua identità culturale a partire da storia, ma anche cinema e musica, dalla sua anima commerciale ora in un ciclo delicatissimo, dalla sua vivibilità e dal ruolo di capoluogo. L’impegno deve essere in un processo di fortificazione ed accompagnamento di tutte le sue identità, alcune delle quali straordinarie e non del tutto rivelate. Un’azione da esercitare rispettando e, soprattutto, onorando il ruolo che la legge affida al Consigliere Comunale nelle funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo sempre per la cura e la crescita della nostra Avellino.

Tre punti fondamentali per lei da cui poter ripartire dopo l’era Festa?

Sono un po’ di più, almeno un paio. Intendendo quelli dai quali partire al più presto e simultaneamente. Cultura, Inclusione, Trasporti, Turismo, Ambiente. Su questi fronti, quelli che non a caso io chiamo C.I.T.T.À., è indispensabile focalizzare subito una visione e meglio se condivisa con gli altri comuni d’Irpinia. Gli atti che seguiranno, una volta resa cantierabile la visione, saranno molto più efficaci indipendentemente dalle risorse che potranno essere destinate perché saranno ottimizzati sulla base di queste. Se la priorità è la visione, se questa è l’obiettivo e non lo sono invece gli strumenti attraverso i quali realizzarla, allora alcuni dogmi o forse, meglio, alcuni alibi saranno smontati. Dire cultura vuol dire coinvolgere e rendere partecipi chi già la fa nel nostro territorio; dire inclusione significa essere al fianco e fortificare che già si spende per questo; dire trasporto significa sollecitare fino allo spasmo le amministrazioni, regione in testa, che hanno messo in coda Avellino e l’Irpinia; dire turismo significa assumere la consapevolezza delle risorse straordinarie di cui disponiamo come città e come capoluogo dell’Irpinia; dire ambiente, significa pensare una nuova Avellino dove il verde è il primo agente attivo nella qualità dell’aria oltre che della bellezza urbana. Su questo il nostro candidato Sindaco Antonio Gengaro ha le idee molto chiare.

Cosa ha Gengaro rispetto agli altri candidati che può fare la differenza ?

Partiamo innanzitutto, come ipotesi, dal presupposto che tutti i candidati amino Avellino come la ama Gengaro. In più rispetto agli altri, ha una profonda conoscenza della macchina amministrativa e della storia della città e dei suoi abitanti. Come diciamo noi, mattonella per mattonella. Questi fattori, abbinati alla competenza professionale ed alla sensibilità per il bene collettivo, dimostrati già ai tempi della amministrazione Di Nunno, sono il valore aggiunto che al momento nessuno degli altri candidati può esprimere.

 infine un appello agli elettori per la sua candidatura al consiglio comunale

Sono parte di una squadra molto forte, con un attaccante da primato e siamo chiamati ad una nuova Avellino. La sensibilità al bene comune, la competenza maturata in trent’anni di avvocatura e mediazione, anche specializzata nell’amministrazione degli enti locali, credo possano rassicurare gli elettori nel riporvi la fiducia. Sulla mia pagina social sono presenti tutti gli obiettivi sui quali vorrei esercitare il mio ruolo in Consiglio Comunale. Sono e saranno sempre lì, in modo che in qualsiasi momento potranno essere rimessi al giudizio degli elettori, prima e dopo le elezioni.

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