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Bagnoli, caso seggiovie: il Tar blocca lo sgombero

BAGNOLI IRPINO – Si aprono nuove ipotesi sulla vertenza seggiovie: il Tar
di Salerno ha concesso la sospensiva sullo sgombero emesso dal Comune di
Bagnoli Irpino nei confronti della Società Giannoni. Quindi, in sostanza
sembrerebbe che il Comune, in attesa dell’ufficialità del provvedimento,
abbia perso il ricorso impugnato dal gestore degli impianti di risalita. La
commissione del Tar si è riservata di decidere la competenza
giurisdizionale perché, appunto, essendoci delle proprietà, la competenza
potrebbe anche essere rivalutata al tribunale civile. Dopo la proroga di 14
giorni dell’ordinanza che per il primo cittadino di Bagnoli Irpino Filippo
Nigro, doveva avvenire il 13 di questo mese e ieri il Tar ha concesso la
sospensiva. Per il momento, quindi, il Comune di Bagnoli Irpino non può far
sgomberare le aree. Il sindaco Nigro aveva firmato l’ordinanza di sgombero
a carico della società Giannoni il 12 gennaio scorso, in cui si chiedeva
alla società di lasciare le aree in questione, con una tempistica di 60
giorni, per permettere un rinnovamento frutto della programmazione del
Progetto Pilota. Ad ogni modo c’è serenità all’interno dell’amministrazione
guidata da Filippo Nigro, considerando anche la pronuncia avvenuta qualche
mese fa sulla sentenza definitiva del Consiglio di Stato. A febbraio si è
espresso in favore del Comune di Bagnoli Irpino, dopo una querelle durata
anni e dopo l’appello del sindaco Filippo Nigro a consegnare le aree. La
querelle tra Comune di Bagnoli Irpino e società Giannoni era iniziata nel
lontano 2002, dove con una delibera di giunta il sindaco di allora aveva
dichiarato il gestore non più adibito ad occupare il suolo comunale. Il
gestore era ricorso al Tar che con sentenza aveva stabilito la vittoria
dell’amministrazione comunale. Dopo il Tar, il Consiglio di Stato che si è
espresso dopo quasi 16 anni su una concessione che parte dal 1973, quando
l’allora proprietario delle seggiovie era Franco Giannoni. L’ufficialità
del provvedimento emesso dal Tar in questi giorni potrebbe infatti
certificare l’ennesimo scontro sul Laceno che si presenta ago della
bilancia alle prossime elezioni amministrative.

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