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Aree interne-Europa: Sullo: la scommessa? Sviluppare le competenze dei giovani

Vengono da ogni parte d’Italia i ragazzi che stanno partecipando, tra Bagnoli Irpino e il Laceno, alle iniziative del programma di quest’anno di Give Back Giovani Aree Interne. Un confronto tra studenti, ricercatori, professionisti, e decisori politici, con l’obiettivo di elaborare proposte di policy-making sull’argomento delle Aree interne, con lo sguardo rivolto all’Europa.

A Bagnoli Irpino sono confluiti giovani provenienti da diverse regioni italiane, citiamo tra le altre Piemonte, Liguria, Veneto, Puglia, Umbria, Calabria, Sicilia, oltre a quelli irpini. Insieme, e per gruppi, stanno ricevendo gli stimoli giusti e cercando le informazioni  necessarie per poter elaborare nuove idee. Hanno visitato il paese, hanno intervistato i bagnolesi, ascoltato storie, testimonianze, e anche problemi.

Stamattina nuovi argomenti sono stati affrontati nel corso di un convegno sempre dedicato alle aree interne e all’Europa, nel pomeriggio la delegazione di ragazzi ha visitato l’Acca Software di Bagnoli Irpino, toccando con mano una delle realtà imprenditoriali più interessanti in Irpinia e nel Sud.

«Alla fine di questo percorso abbiamo previsto l’elaborazione di un manifesto, e che avverrà a giugno 2025 – ci dice il presidente di Give Back giovani Aree interne, Roberto Sullo – Negli ultimi due giorni, mercoledì e giovedì prossimi, i ragazzi dovranno sviluppare la loro idea imprenditoriale che sarà discussa nel pomeriggio di giovedì. Un’associazione, questa- continua Sullo – nata a Castelvetere sul Calore e che si è sviluppata nel tempo. Una scommessa che stiamo vincendo. Due gli obiettivi del programma che ora stiamo praticando a Bagnoli Irpino: conoscere e valorizzare quel che si dà per scontato, o che sottovalutiamo, e allo stesso tempo favorire l’utilizzo delle risorse in chiave imprenditoriale. E’ quello che ti chiede l’Europa: sviluppare le competenze, formarsi, ma attraverso una metodologia non formale, non didattica, ma di aggregazione e attraverso la conoscenza diretta».

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