Corriere dell'Irpinia

Bascetta editore, scommessa vinta. Prossima tappa il salone del libro di Napoli

Avelljno – L’eredità morale e editoriale dei Bascetta, con Arturo, natio napoletano e fabbricatore di sogni fra Pietrastornina e Avellino, è oggi una realtà consolidata in tutta italia, che incassa il successo di questi giorni registrati nel lungo tour con le anteprime che lo hanno visto incontrare un folto pubblico di simpatizzanti da Pannarano a S.Salvatore. E’ una stagione di successo da tutto esaurito con le sale di teatri e castelli che hanno registrato il sold-out. La presenza di Bascetta e di altri autori del progetto Campania Book Fair, che ha visto tanti volti anche candidati al premio stregami di quest’anno, rappresenta una garanzia per l’editoria di qualità in tutta la regione e non solo. Sono titoli appena pubblicati ma già di grido, specialmente a Partenope, dove ABE ha di recente pubblicato «Angela Luce dea dello spettacolo» di Antonio Sciotti e Giovanna Castellano, che sarà presentato al Salone del libro di Napoli, presso la stazione marittima, a chiusura dell’evento, che inizia venerdi e finisce domenica, alle ore 19, accompagnati dal maestro Enzo Altieri che ha pubblicato il volume su Caruso da Napoli a New York del duo Altieri-Castrillo, edito sempre da ABE.

E’ una stagione a gonfie vele, dice Bascetta, specie con i volumi «Fu la Peste» del dottore Emilio Bove di San Salvatore Telesino, «Rinascenza Rurale» del dottore Enzo Pacca di Pannarano, e per una decina di edizioni di storia verace e mordace nei vari comuni della Campania e della Basilicata e della Puglia dirette dal preside Virgilio Iandiorio, pronto a tornare su Atripalda con la traduzione, per la prima volta, di interi capitoli dei testi latini di Eliseo Danza, Maranta e Niccolò Franco Beneventano, ai tempi di Castriota, Duca di Atripalda, e della sua corte letteraria, prima della vendita del Ducato del Sabato, al Principe di Avellino, di cui fece un sol boccone. E qui torna un altro volume, appena pubblica, su Francesco Marino Caracciolo, primo gran maestro in assoluto della massoneria, in riferimento ai templari di San Giorgio, do cui il famoso nobile, acquisì i diritti dai discendenti di Costantinopoli, avallati dall’Imperatore Carlo V, su cui Bascetta, alla fiera di Napoli, presenterà decine di saggi che dimostrano come l’Imperatore fu Re di Napoli e vi lasciò dei viceré, senza mai degradare il Regno a Viceregno, anzi, ponendolo al centro del Rinascimento e ivi accogliendo, incontrando e sposando i fedelissimi, come il Medici Duca di Firenze grazie a Sabato Cuttrera. Una scommessa vinta con ABE, conclude l’editore, perché abbiamo abiurato il digitale e puntato tutto sul cartaceo e sulla storia. Noi siamo migliori di ieri, perché facciamo storia da 37 anni e con 1 milione di lettori in giro per il mondo, e 950 titoli sparsi nelle biglioteche dei 4 continenti, di cui oltre 100 dedicati all’Irpinia di Avellino. Insomma siamo gli unici a fare centinaia di libri di storia in questa città, perché dopo quasi mezzo secolo, noi stessi già siamo storia.

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