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Bassolino ricorda commosso Vetrano

«Sono molto rattristato per questa notizia. Ho sempre provato grande affetto e stima nei confronti di Stefano Vetrano». Antonio Bassolino non nasconde l’emozione, nella sua testa scorrono tantissimi ricordi dell’esperienza irpina alla guida della federazione Pci fino all’impegno di governatore, quelli in cui ha potuto apprezzare Vetrano ed un modo di fare politica mai «atratto». Per l’ex governatore della Campania c’è anche una ragione alla base di questo spirito, che sta nella storia di Vetrano: «E’ stato in primo luogo un dirigente sindacale-spiega Bassolino- come altri che ai giovani di oggi possono sembrare nomi che non dicono nulla, ma che invece hanno rappresentato la storia della Ggil, di cui sono stati grandi dirigenti. E’ la prima caratteristica che voglio sottolineare di Stefano, sempre dalla parte dei lavoratori. Questa sua appartenenza al sindacato gli ha consentito di non essere mai «astratto», anche nell’attività politica, caratterizzata e segnata dalla concretezza. Sono tantissimi i ricordi che in questi momenti mi passano per la mente». E poi ci sono le radici, il legame profondo con il Baianese ed il Vallo di Lauro che ha sempre caratterizzato l’esperienza di Vetrano: «Stefano era legatissimo alla sua Baiano, per me questa era anche una delle ragioni del mio rapporto molto affettuoso con lui. Il Baianese è una zona di passaggio, il confine tra Irpinia e napoletano, come quando si passa da un mondo all’altro. Una cinta di collegamento. A Baiano sentivi e ancora oggi si sente questa area irpina e napoletana nello stesso momento. L’anima irpina e napoletana che era presente anche nella sua esperienza. Stefano ha sempre avuto questa funzione più larga». Infine i grandi rapporti umani: «Era anche una bella persona, grandi rapporti umani. Uno dei segni dell’impoverimento della politica e’ anche quello che non ci sono più rapporti umani». Un abbraccio affettuoso, quello che l’ex governatore rivolge ai familiari di Stefano Vetrano. «Il mio abbraccio affettuoso alla sua amatissima moglie e ai figli».

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