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“Basta trappole per animali”, la nota del CABS

Lacci in metallo ma forse sarebbe più appropriato chiamarli cappi,
perché di questo si tratta. Lo afferma il CABS, l’associazione di
volontari specializzati in antibracconaggio dopo che o Carabinieri della
Stazione Forestale di Forino ne hanno rinvenuto ben sette ancorati alle
piante delle campagne di Montoro. I cappi dovevano verosimilmente
servire alla cattura dei cinghiali.

“_Tali famigerate trappole _- ha affermato il CABS – _sono veri e propri
strumenti di tortura. Il filo metallico blocca l’animale per un arto,
come per l’addome o la gola. Nel primo caso gli ungulati arrivano ad
amputarsi l’arto nel disperato tentativo di scappare; più tirano,
però, più il cappio stringe. Nel caso dell’addome la morte
sopraggiunge per rottura del diaframma mentre nella gola per
soffocamento”._

Metodi di caccia illegale indirizzati ad una tipologia di fauna molto
varia e ancora largamente diffusi anche nella provincia di Avellino,
come dimostrano i recenti interventi dei Carabinieri. In particolare lo
scorso mese di Maggio i lacci cappio per cinghiali sono stati rinvenuti
a Taurano, mentre richiami elettronici per uccelli venivano sequestrati
a Mugnano del Cardinale. Lo scorso luglio, invece, trappole per uccelli
e ghiri a Monocalzati. “_Sembra_ – ha commentato il CABS – _che i
bracconieri abbiano scelto di intervenire in una corona di monti attorno
al capoluogo Irpino. I cappi di Montoro, rappresentano solo l’ultimo
coronamento”._

Purtroppo in questi ultimi giorni stanno aumentando le segnalazioni di
atti di bracconaggio. Interventi delle Forze dell’Ordine, sono avvenuti
a Latina, Livorno, Prato e Trento. “Ce ne sarebbe abbastanza per
arrossire davanti alla Commissione Europea che già da tempo aveva messo
in guardia l’Italia sugli inaccettabili livelli di bracconaggio.

“_D’altronde è difficile contrastare il fenomeno con le polizia
provinciali ridotte al lumicino e un impianto normativo congelato da 25
anni. Basti pensar_e – ha concluso il CABS – _che tutti i reati venatori
sono di esclusivo carattere contravvenzionale mentre quelli relativi
agli animali d’affezione fanno parte dei reati delitti. Cioé cani e
gatti sono davvero tutelati, orsi e cervi sono un po’ animali di secondo
rango”. _L’auspicio è che l’Italia di provveda di una norma veramente
all’altezza della protezione della fauna selvatica.

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