Corriere dell'Irpinia

Big Mama si racconta ad Avellino: ho perdonato la mia terra. Ma qualcosa sta cambiando anche qui

“Ho finalmente perdonato la mia terra. Del resto, se non fossi nata qui, non avrei maturato quel senso di rivalsa che mi ha aiutato a raggiungerei miei obiettivi, non avrei avuto la grinta e l’energia per diventare quella che sono.  Mi sono rimboccata le maniche proprio perchè sapevo che qui avevo poche opportunità, che non esistevano etichette discografiche o producer disposti a investire. Ho lavorato sempre di più, ce l’ho messa tutta. Certo sono stata costretta ad andare via”. Lo sottolinea Big Mama nel presentare il suo primo libro “Cento occhi“, edito da Rizzoli, ospite di Assunta D’Amore della libreria Mondadori, intervistata dalla influencer Ritastella Liberale.

“Del resto – prosegue – è il problema di tutte le piccole città, della provincia, tutti sanno tutto e si fa fatica a non uniformarsi, ci si lascia condizionare dal pensiero dominante e cresce la paura di non essere accettati.  Eppure, qualcosa sta cambiando anche qui, anche grazie al contributo prezioso dei social. Mostrare la bellezza dell’Irpinia è già un punto di partenza per poter offrire in futuro nuove opportunità alle nuove generazioni. Ma è chiaro che i cambiamenti si realizzano con i piccoli passi”. Scherza con Giggino, il vigile di San Michele di Serino, si entusiasma per un ragazzo che indossa la maglia di Shrek e abbraccia i tanti bimbi e ragazzi accorsi per salutarla: “Ho sempre cercato di raccontare la mia storia attraverso le canzoni e mi sono resa conto che a volte quei tre minuti di canzoni non bastavano. Avevo bisogno di dire di più. Di qui l’idea del libro in cui ho provato a mettermi a nudo, ancora oggi faccio fatica a leggere alcuni passaggi”. Sottolinea l’importanza di parlare di bullismo a scuola e ribadisce il potere dei sogni “E’ difficile dire ai bambini che sono vittima di bullismo di fare finta di niente. Cercate sempre di parlarne. Guardatevi allo specchio e dite ‘Io ce la faccio, io me lo merito’. Vi capiterà di sentirvi sconfitti ma credere in voi stessi e nei vostri sogni vi salverà”. Raccomanda di mettere da parte il vizio diffuso di denigrare gli altri “Dovete imparare che non c’è bisogno di criticare per essere felici. Imparate a mettere da parte i commenti degli altri e trasformate la vostra rabbia in energia positiva, Ballate se vi piace ballare, dipingete se vi piace dipingere”. Ricorda come “l’amore non ha genere. Siete liberi di amare chi vi pare, nessuno deve dirvi chi è giusto amare. Oggi ho una fidanzata che amo profondamente”.

Racconta con emozione l’esperienza di Sanremo “Quando il mio nome è stato scelto insieme a quelli degli altri big per il festival, in tanti hanno cominciato ad insultarmi, chiedendo chi fossi, che diritto avessi di stare lì. Poi, sono stati gli applausi dell’orchestra durante le prove a farmi capire che meritavo appieno di starci. Ho ricevuto tanto amore in quei giorni”. Confessa con la simpatia innata che la caratterizza: “Prima di salire sul palco mi caricavo a mille, sembravo una pazza, mi dicevo ‘so figa’, ‘so forte’. Ha funzionato. E’ una buona terapia. Usatela”. Sottolinea l’emozione della serata delle cover “Siamo spesso in competizione noi donne, invece, è bello quando si crea una sinergia. Poichè l’invida non serve a nulla e il karma esiste, il bene fatto ritorna”.

Spiega come “Creare un personaggio non mi è mai interessato, conta poco avere duecento o dieci follower, è importante che le persone mi sentano vicina. Ho sempre cercato di essere umile e restare con i piedi per terra”. Non nasconde gli smacchi ricevuti dalla scuola e dall’ambiente musicale avellinese che non sono riusciti a capirla “Tanti di quelli che mi avevano messo da parte oggi mi chiamano e mi danno della sorellina. Ma il perdono è l’arma migliore per stare bene. Quando sto male torno qua, questi luoghi, i loro sapori, i loro rumori mi fanno stare bene. Perdonare i luoghi in cui sono nata mi ha aiutato a crescere”. E si dice orgogliosa di quell’accento che tutti criticano “Perchè devo mascherarlo? L’accento si deve sentire. Ricordatelo”

Quindi spiega il senso di quei ‘Cento occhi’, scelti come titolo del libro “La bambina innocente che ero è diventata una donna capace di superare tanti traumi ma ha dovuto fare i conti con l’influenza di persone che hanno cercato di invadere la sua sfera di libertà. Eppure senza di loro non sarei la persona che sono”. E sulla capacità di imporre un diverso canone di bellezza “Ho lanciato un sassolino che spero possa germogliare”. Ringrazia i genitori “per avermi incoraggiato a viaggiare da sola, a dedicarmi a ciò che amavo, per avermi insegnato valori come il lavoro e il rispetto ma mi sarebbe piaciuto qualche come stai in più”. Confessa il suo amore per Raffaella Carrà e ricorda con entusiasmo l’invito rivoltole da Apple Pie di essere testimonial della  campagna Rivoluzione familiare per consentire l’adozione a single o coppie sposate con rito civile, sottolinea l’impegno dell’associazione promotrice del Pride di cui è stata madrina lo scorso anno “Non perdiamoci di vista. E’ importante”. Quindi alla vigilia del tour estivo annuncia: “Mi piacerebbe fare un concerto ad Avellino”. Ed è davvero una serata carica di emozioni, in cui è la città a chiedere scusa a Big Mama, rivolgendole un abbraccio che sa di speranza e amore. Lo dimostra anche la bella sensibilità dei giovani artisti di Puck Teatrè che attraverso la musica e l’arte esprimono i loro sogni, senza avere paura di essere loro stessi.

 

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