Corriere dell'Irpinia

Caprio: “Mi accusano di essere giovane e inesperto…”

Venticano- Continuano le tappe nei quartieri per la civica ‘Orizzonte Comune’, a Venticano.  “Gli avversari adesso mi accusano di essere giovane e inesperto, di non frequentare la piazza- ha esordito Arturo Caprio durante il suo intervento nel quartiere della Santa Croce, cuore storico di Venticano-, come se quest’ultimo aspetto fosse decisivo per un candidato. Ebbene, la frequento la piazza ma quanto basta. E’ vero che per i greci l’agorà era la piazza della politica, della democrazia, della partecipazione, ma in questi anni non mi pare di aver visto tutta questa partecipazione, questa democrazia, nella piazza di Venticano. Per questo invito la comunità a dare un fattivo e serio contributo con un voto che possa davvero costruire il futuro prossimo del nostro Comune. Non dobbiamo sprecare questa occasione”.

Arturo Caprio ha rimarcato l’importanza e la portata storica di questa tornata elettorale per il Comune nato nel 1948 dopo la separazione da Pietradefusi, e soprattutto l’imprinting della compagine da lui diretta di aprire le porte del Municipio a tutti, di coinvolgere tutta la cittadinanza nelle decisioni strategiche che si dovranno affrontare da qui ai prossimi anni senza escludere nessuno. “Andare al Municipio dev’essere un piacere per il cittadino- incalza ancora Caprio-. Noi saremo sempre al servizio della comunità, sempre. Per questo invito l’elettorato di Venticano a riflettere sulla scelta che si farà tra una settimana. Il voto dev’essere concreto e ragionato, non frutto di pressioni promesse ritorsioni. Dev’essere appunto un voto libero e sereno. E dovete essere cittadini liberi da ogni riverenza e timore. Dopo tanti anni, se necessario, siate irriverenti”.

Durante la serata sono intervenuti anche i candidati consiglieri: Michele Petrillo, ingegnere e docente, Maurizio Sena, operatore nel terzo settore e patronato, e Piergiorgio Tammaro, imprenditore. Mauro Festa ha debuttato ieri sera con il discorso nel proprio quartiere, puntando su scuola, decoro, tradizione, riprendendo anche la metafora calcistica del suo adorato Avellino

 

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