Centenario di Montevergine, forze armate protagoniste nel segno della pace. L’abate Guariglia: il santuario, cuore di spiritualita’ e fede

Una giornata di spiritualità e comunione dedicata alle Forze Armate e alle associazioni combattentistiche per ribadire con forza il valore della pace. Un tassello che rappresenta una nuova tappa delle Celebrazioni Giubilari per il IX Centenario della fondazione della storica Abbazia di Montevergine. Questa mattina la celebrazione della santa messa, presieduta  dall’Arcivescovo Ordinario Militare per l’Italia Santo Marcianò insieme al Padre Abate Riccardo Guariglia e ai Cappellani Militari della XII Zona Pastorale “Campania- Basilicata”. A chiudere la celebrazione la supplica alla Vergine e la visita all’Abbazia e al Museo
E’ stato Santo Marcianò a soffermarsi sul valore cruciale che riveste il santuario: “Il santuario di Montevergine rappresenta un cuore pulsante di fede e spiritualità, è lo spazio in cui la nostra preghiera si leva più forte a Maria che è sempre pronta ad ascoltarci e ad accoglierci”.  Quindi l’abate Guariglia ha ribadito come il sacrificio dei nostri uomini che sono morti per difendere valori come libertà e giustizia non può essere vano.

Una celebrazione che è stata l’occasione per tracciare un bilancio del centenario. “Il santuario di Montevergine – ha spiegato Guariglia – si conferma tra i luoghi di culto più amati, come dimostra il gran numero di fedeli saliti da Mamma Schiavona in occasione delle celebrazioni dei 900 anni del santuario, inaugurate nel maggio dello scorso anno dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Il bilancio è certamente positivo, il santuario rappresenta un riferimento per tanti fedeli, lo dimostra l’afflusso costante dei pellegrini, cresciuto in questi mesi del 25%. In particolare abbiamo notato il ritorno dei tanti emigranti che vivono all’estero. La caratteristica di Montevergine è l’accoglienza, la capacità di Mamma Schiavona di abbracciare tutti sotto il suo manto, al di là delle differenze. I pellegrini vengono al santuario per purificarsi e ritrovare la grazia, guidati dallo sguardo della Madonna. E quando tornano a casa non sono più gli stessi. Abbiamo apprezzato anche la grande attenzione che ci ha riservato la Santa Sede, il pontefice stesso ha un legame forte con Montevergine e Mamma Schiavona”. L’abate Guariglia pone l’accento sulla scelta di promuovere fede e cultura in questo anno di celebrazioni “Abbiamo proposto un calendario di eventi che accompagnassero i momenti più strettamente religiosi, dalla mostra dedicata ai Cabrei di Montevergine alla rassegna ‘Musica in Abbazia’ in collaborazione con il Cimarosa, dai convegni a momenti di preghiera. La risposta dei fedeli ci conferma la bontà delle nostre scelte”. A partecipare alla cerimonia il sindaco di Mercogliano Vittorio D’Alessio e numerosi primi cittadini e i rappresentanti delle forze dell’ordine della provincia di Avellino

Prima di raggiungere Montevergine Marcianò ha voluto incontrare il Comandante Provinciale, Colonnello Domenico Albanese, i reparti dell’Arma che operano nella provincia, il personale in congedo dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Associazione Nazionale Forestali, delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari, sottolineando il valore dello spirito di corpo nel segno della solidarietà e cameratismo

Il 19 maggio il cartellone di eventi si concluderà alla presenza del cardinale  Arrigo Miglio, amministratore apostolico di Iglesias in terra di Sardegna, scelto come suo inviato speciale dal Pontefice.

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