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Centro autismo, “ecco perché non abbiamo partecipato al flash mob”

“Non abbiamo partecipato al flash mob sotto il Comune di Avellino perché alimentava una tensione inopportuna in questo momento; non faceva fare nessun passo avanti, una protesta fine a se stessa; condotta da chi si interessa di autismo solo da dieci mesi del 2023; il Centro non è un palcoscenico o lancio per altri obiettivi”.

A parlare sono Varrecchia e D’Anna, dell’associazione di volontariato, Tribunale diritti del cittadino- Ufficio garante diverse abilità, ricordando ancora: “Nel Centro di Valle abbiamo dormito e mangiato in occupazione quando furono interrotti Iavori, ricevendo la solidarietà e la visita di esponenti importanti: Bersani, Grillo, Faraone, Caldoro, De Luca, D’Ercole, Sibilia, vari sindaci irpini, assessori regionali e comunali, Caritas, Vescovo, Prefetto, Sindacati, Cittadini, Dirigenti Asl ecc.

I lavori ripresero, e nel 2016 il primo certificato di collaudo. In questa battaglia di civiltà, c’è lotta e lotta. Bisogna vincere. Oggi- continuano Varrecchia e D’Anna- Occorre una forte mediazione.  Abbiamo incontrato Ferrante e Festa, dicono la stessa cosa: «Bisogna dare ai ragazzi autistici il migliore servizio possibile, a Sant’ Angelo dei Lombardi, a Valle, nei 6 Distretti Sanitari e nei 6 ambiti sociali irpini, a scuola, nel lavoro…».

Chi deve mediare, concludono, sono Vescovo, Prefetto, Presidente Provincia. “Noi siamo a disposizione. II centro non è solo della città capoluogo, è dell’Irpinia, della Campania, del Sud”.

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