Corriere dell'Irpinia

“Centrodestra diviso, in città una sconfitta annunciata: Una lezione per le Provinciali”. Vecchia tira le somme dopo le amministrative

“Se c’è una cosa che dovrebbero insegnarci queste amministrative di Avellino è che uniti non si vince. La lezione, è evidente, vale per tutto il centrodestra”.

Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano, segretario provinciale della Lega, tira le  somme dopo il voto in città.

Una sconfitta senza mezzi termini?

Certamente il centrodestra non vince. Non poteva perché è andato diviso. Per quanto siano stati apprezzabili per il coraggio, gli sforzi di Modestino Iandoli e Gennaro Romei sono stati velleitari. Fratelli d’Italia si è mossa per massimizzare il risultato alle Europee, senza tenere in considerazione le amministrative. Romei invece ha posto una condizione imprescindibile: la sua candidatura a sindaco. Non hanno manifestato la volontà di costruire il centrodestra, di fare una sintesi, di trovare una quadra.

Ma Rino Genovese poteva essere considerato un candidato civico di centrodestra?

Era un candidato su cui avrebbero potuto convergere tutti i partiti del centrodestra, era il più vicino al centrodestra. Fratelli d’Italia e Udc si sono presi la responsabilità di non far arrivare Genovese al ballottaggio. Potevamo vincere.

Genovese il candidato di centrodestra?

Era un nome su cui tutto il centrodestra ha ragionato, cui ci si poteva mettere d’accordo. Genovese è stato scelto da Forza Italia e Lega e dall’onorevole Rotondi ma hanno prevalso altre logiche e interessi.

La Lega non ha presentato una sua lista, forse l’unico partito del centrodestra, considerato che Forza Avellino di Angelo D’Agostino si richiamava esplicitamente a Forza Italia

Avevamo dei candidati nella lista di Genovese. Le amministrative hanno dimostrato che il centrodestra irpino non è radicato, che il voto di opinione è una cosa e il voto d’apparato tutt’altra cosa. L’ostinazione di Fratelli d’Italia e Udc a voler correre con il simbolo ha portato ad una sconfitta annunciata di tutta la coalizione. Dobbiamo prendere atto che il centrodestra manca di una classe dirigente, di una organizzazione, di una struttura, di una rete sul territorio. Non c’è stata una strategia comune. Ad esempio, la segretaria cittadina del nostro partito, Maria Elena Iaverone non si è candidata, l’ex coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia si è candidato in una lista a sostegno di Genovese, l’ex coordinatrice di Forza Italia, Annamaria Vecchione ha dichiarato apertamente che avrebbe appoggiato Fratelli d’Italia. Questi posizionamenti la dicono lunga sul caos che regna nel centrodestra.

E ora come si riparte?

Serve un coordinamento unitario, bisogna costruire insieme, lavorare in prospettiva guardando al futuro con la consapevolezza che solo uniti possiamo raggiungere un risultato. Guardiamo alle Regionali del prossimo anno, ma anche alle Provinciali che, dopo la riforma per l’elezione diretta del presidente e del consiglio, potrebbero esserci già la prossima estate.

Exit mobile version