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Il Pd si ricompatta: Roma e Napoli accelerano sul nome di Gengaro candidato del campo largo

AVELLINO – Dopo il passo indietro di ieri, oggi due passi avanti per la candidatura a sindaco di Antonio Gengaro. Il Pd di Avellino sembra aver trovato una quadra grazie ad un confronto con i vertici regionali e nazionali del partito. A Napoli, oggi pomeriggio, è stata convocata dal commissario regionale del Pd, il senatore Antonio Misiani, Enza Ambrosone, responsabile della segreteria provinciale dem, per un confronto sulle Amministrative avellinesi. Si è discusso in particolare della scelta del candidato sindaco, dopo l’impasse che si era creata tra i sostenitori del nome di Gengaro e quelli che vorrebbero candidato a sindaco Nello Pizza (segretario provinciale del Pd irpino).

Misiani avrebbe spiegato la necessità di dare un’accelerata alle trattative interne ai dem avellinesi, dando in pratica una sorta di via libera sul nome di Antonio Gengaro. Un segnale chiaro del fatto che anche la segreteria nazionale, guidata da Elly Schlein, sarebbe d’accordo. E sempre da Napoli sarebbe contestualmente arrivato anche il nulla osta dal fronte del governatore Vincenzo De Luca: nello specifico il figlio Piero De Luca, parlamentare dem, non avrebbe nessuna intenzione di mettersi contro i vertici nazionali.

Questo era l’ultimo tassello che mancava ormai alla coalizione del centrosinistra allargato di Avellino, visto l’accordo quasi unanime su Gengaro tra tutti i pezzi della coalizione di centrosinistra.

Erano già tutti d’accordo tranne il Pd, che dopo la fumata nera di ieri aveva chiesto “al tavolo” altre 48 ore di tempo per decidere. A quel tavolo erano presenti il consigliere regionale Pd, Maurizio Petracca, il capogruppo democrat, Ettore Iacovacci, il consigliere regionale del M5s, Vincenzo Ciampi, il presidente di Controvento, Generoso Picone, il consigliere comunale 5s, Ferdinando Picariello, Giancarlo Giordano di Sinistra Italiana-SiPuò e Roberto Montefusco, segretario provinciale di Sinistra Italiana.

Cambiare nome significherebbe riavviare le trattative da zero quando manca poco più un mese alle elezioni amministrative.

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