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CGL, piano di zona sociale A04 ed esaurimento fondi regionali destinati alle strutture

«Il ricorso di Confcooperative, ma anche gli indirizzi sbagliati nell’intestazione della sede Piano sociale di zona sono segnali poco incoraggianti che dimostrano, ove fosse ancora necessario, in mano a chi è finita la gestione di questo settore delicatissimo e importante sia per la città capoluogo sia per gli altri comuni dell’Ambito».

«Inoltre, è importante ricordare che la mancata attivazione delle progettazioni europee ha determinato la perdita di ingenti risorse ed alimentato una guerra tra poveri, tra ultimi e penultimi, tra italiani e migranti. Allo stesso modo, si ripropone la questione dei fondi regionali esauriti per le aziende in convenzione: per cui analisi e visite da inizio settembre sono a pagamento per tante persone – anziani in particolare – che hanno urgenza e non posso attendere i tempi spesso biblici del sistema sanitaria pubblico. A tutto questo va posto rimedio, con azioni mirate – e se necessario con provvedimenti disciplinari nei confronti di coloro che non svolgono i propri compiti come dovrebbero, individuando criticità e colpevoli e a norma di legge e contratto sanzionarli– cercando di far fronte a problemi che altrimenti continueranno a generare drammi e disuguaglianze sociali, ma anche clientele e nepotismi».

«Per questo – conclude il segretario generale della Cgil irpina – chiediamo una puntuale e approfondita verifica sulle responsabilità oggettive e soggettive, perché se perpetuati simili comportamenti potrebbero inficiare l’utilizzo di tante risorse pubbliche a scapito delle famiglie e delle migliaia di persone bisognose».

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