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Ciafani (Legambiente): guardia alta su reati ambientali e infiltrazioni camorristiche in Irpinia

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Comprendere l’ecosistema nel quale si vive, rispettarlo, battersi per un mondo migliore. il museo M.I.R.A., Museo Irpino delle Radici Aumentate,  riparte con il nuovo corso, quello che si è dato con la manifestazione di questa mattina e con la gestione affidata dal Comune di Mercogliano al Circolo Legambiente Avellino. Museo realizzato nell’ aprile 2023 all’interno del Centro sociale Rachele Izzo a Torrette.

Il presidente nazionale Legambiente Stefano Ciafani, si è soffermato sull’importanza di luoghi come questo, dove il messaggio della cultura ambientale può essere diffuso a scolaresche e non solo.

«L’Irpinia è dentro la storia delle infiltrazioni mafiose – ha detto Ciafani rispondendo alle domande della stampa – e nelle pagine iniziali dell’ecomafia: dopo il sisma del 1980, si è registrata una forte presenza delle organizzazioni camorristiche nella ricostruzione, per poi investire nel ciclo illegale del cemento e dei rifiuti, dal 1994 in poi. La Campania continua a essere in cima alla classifica dei reati ambientali – continua Ciafani- ma è importante utilizzare gli strumenti normativi. Dal 2015  i reati ambientali sono stati inseriti nel codice penale, bene che magistratura e forze dell’ordine le utilizzino sempre meglio. C’è poi un altro tema, che riguarda tutto il paese: l’ Europa ha approvato una nuova direttiva che  il parlamento italiano deve recepire, anche quel passaggio è importante, perché alcuni reati sono fuori, come le infiltrazioni in agricoltura e il racket degli animali».

Legambiente continua nel pomeriggio il ciclo di iniziative di di festAmbiente! con l’incontro con la sindaca di Avellino, Laura Nargi. «Il capoluogo sconta dei ritardi – ha detto il presidente Legambiente- mi riferisco all’ assenza di impianti che completino il ciclo dei rifiuti. Altro ancora, le rinnovabili: le amministrazioni comunali possono mettere in campo politiche ambientali nuove». Senza dimenticare l’altra controversa questione, l’inquinamento atmosferico: «Questa è una conca, in cui si alimenta il ristagno degli inquinanti. E’ un lavoro di sistema, che riguarda tutto il territorio, i Comuni,  la Regione, per ridurre le emissioni. Tutte iniziative che ci attendiamo dalle amministrazioni».

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