Corriere dell'Irpinia

Cianci e l’Anatomia del vuoto, l’universo femminile tra maternità e dolore del mondo

E’ nello spazio in cui il dolore del mondo incontra il proprio la Mostra ‘’Anatomia del vuoto’’ , in programma inaugurata presso il Museo Irpino – Complesso Monumentale Carcere Borbonico dove resterà fino al 27 luglio. Cristina Cianci si muove in uno spazio di ricerca strettissimo: fra visibile e invisibile, nello scavo profondo della perdita. Un itinerario in cui le infinite forme della materia abbracciano la simbologia della Grande Madre per raccontare la molteplicità dell’universo femminile. Immagini e simboli si fanno espressione di un eterno femmino che appartiene a tutti i tempi e a tutte le culture “Il suo – spiega Maurizio Giovenale – è un gioco sottilissimo di nessi, allusioni all’universo femminile, di rimandi e interrogativi al contemporaneo, fra ciò che rappresenta la Dea Madre e ciò che rappresenta comunemente la donna, mettendone in evidenza la mancata discontinuità rispetto alla madre. Le mani sul ventre, il nutrimento dei seni, l’utero materno, l’amore per l’altro che accoglie la vita e la consegna al mondo. Cosa resta della donna di oggi, si domanda  Cristina Cianci? Un conflitto tra sacralità simbolica ed espressiva di generare la vita”.  Centrale nella sua ricerca sull’anatomia del vuoto la simbologia delle anfore, slegate dalla rappresentazione reale, dalla loro funzione primaria, capaci di accogliere il vuoto. Ne sono un esempio i Trittici di vita, a cui seguono, poi, i Trittici di morte, con sagome dalle mani incrociate, ventri chiusi come botole, capaci di contenere la ferita dell’assenza. Fino alla ciotole tra  segni, grumi di polvere e pigmenti di colore con la forma esplorate nelle sue molteplici possibilità. La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì al sabato dalle 09:00/13:00 e 16:00/19:00 (chiusa nelle giornate di domenica e lunedì).

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