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Claudio e Diana si raccontano: la tradizione di Napoli e il sogno della musica

Si raccontano in un volume prezioso, “Sì ma…il lavoro vero?”, Claudio De Bartolomeis e Diana Ronca, musicisti salernitani o meglio posteggiatori, come amano definirsi, con le loro inconfondibili serenate. Il titolo è un riferimento alla domanda che “ci fanno quando diciamo di essere musicisti. Questo libro è la storia di chi ha realizzato un sogno e sceglie di condividere il percorso che ci ha consentito di raggiungere questo traguardo. Dall’infanzia all’inizio della nostra vita insieme, ormai sono 41 anni. Al centro della narrazione parole come sogno, passione, amore per il lavoro che facciamo. Non abbiamo mai smesso di credere nel potere della musica, riuscendo a vivere della nostra passione, senza agenzie, né impresari. Dai sacrifici compiuti ai traguardi raggiunti, un percorso di cui siamo orgogliosi, se è vero che nel 2024 festeggeremo 37 anni di attività. Tanti i nostri estimatori, se è vero che Maurizio Costanzo adorava il nostro repertorio musicale e ci invitava proprio per ascoltare le nostre serenate…”

“La nostra è stata una vita – scrivono Claudio e Diana incredibilmente fortunata per molteplici motivi: la fortuna di esserci incontrati, di esserci riconosciuti ed aver capito che eravamo fatti per restare
insieme, la fortuna di amare la musica, entrambi, al disopra di tutto, la fortuna di credere che potesse essere lei, la nostra compagna di vita, la fortuna di non aver mollato mai questa idea,
la fortuna di non aver ceduto alle sirene del “posto fisso”, la fortuna di averla vissuta insieme, fin qui, questa vita meravigliosa!”

.”Abbattere il pregiudizio di chi considera la musica, ma le arti in genere, una seconda attività, un hobby, un passatempo, è talvolta faticoso – scrive Catena Fiorella nella prefazione -A partire dalle famiglie che cercano di indirizzare i propri figli, credendo di farlo per il loro bene, verso un lavoro sicuro: “il posto fisso” mortificandone le attitudini e soprattutto i sogni. Va da sé che non tutti hanno un talento tale per il quale vale la pena di sfatare tale pregiudizio. Vivere di musica, di arte, come tutte le attività in proprio, richiede, a parte la vocazione, il doppio dell’impegno. Le tutele sono poche, il lavoro devi costruirlo con le tue mani, costruirlo e custodirlo. Per far si’ che quella passione sia al centro della tua vita per sempre, deve diventare una “magnifica” ossessione. Ennio Morricone diceva che lo consideravano scostante, perché spesso assente, ma lui diceva “Non ero assente, è che nella mia
testa c’ erano sempre le note, loro erano sempre con me”. Ecco questo hanno fatto Claudio e Diana, con caparbietà, costanza, tenacia, perseveranza, e una valanga di sogni: della loro passione
un lavoro, o meglio del loro lavoro una travolgente passione”.

Due storie, quelle di Claudio e Diana, che si incrociano presto. Claudio ha soli 12 anni quando inizia a suonare la chitarra e contemporaneamente si appassiona alla batteria. Poi le prime esperienze alla radio e in discoteca come dj speaker. Diana comincia a studiare il pianoforte all’età di 6 anni, per poi laurearsi in musica nel 1989 conseguendo il Diploma Superiore di Pianoforte al conservatorio di Salerno G. Masucci. Intanto, porta avanti la sua passione per il canto.

A maggio del 1987 Claudio e Diana entrano far parte del gruppo musicale supporter di Enzo Ghinazzi, in arte Pupo. Claudio è alle percussioni e ai cori, Diana alle tastiere oltre che corista. A settembre dello stesso anno formano il duo “Note mediterranee”, portando la musica leggera in club esclusivi.
Nel gennaio del 1990 si esibiscono per i festeggiamenti dei 78 anni del M° Roberto Murolo, sarà questa esperienza a cambiare  totalmente la loro visione di musica.

Comincia così l’interesse per la tradizione partenopea. La “Posteggia Napoletana” di Claudio e Diana rilegge i classici napoletani. Nel 2005 pubblicano il primo CD ufficiale di brani inediti di propria composizione: “Il colore dei sogni”. Nel 2008 è la volta di “Claudio e Diana, la musica nel cuore” nel quale raccontano i primi venti anni di carriera. Dal 2010 sono più volte ospiti in radio, Rai e non solo: da “Pomeriggio sul 2” a “Bontà Loro” di Maurizio Costanzo, da “La vita in diretta” al “Tg2 Costume e Società” a La7 con Pino Strabioli e Gianfranco Vissani. Dalle esperienze radiofoniche al teatro con lo spettacolo “Napoli Era Ora”, viaggio nella bella Napoli fino a collaborazioni di prestigio che culminano nel cd “Napoli Era Ora” con Tony Esposto, Joe Amoruso, Aldo Vigorito, Francesco Citera. Da allora non hanno mai smesso di portare la loro musica nel mondo, presentando con successo il loro libro a Sanremo Writers e alla Camera dei deputati. Nel 2023 hanno vinto il premio Internazionale Eccellenza per la cultura

Diana e Claudio si soffermano nel libro proprio sugli incontri che hanno cambiato la loro vita, dalla partecipazione al Costanzo Show all’invito rivolto a Tony Esposito “Gli parlammo del brano che avremmo voluto registrare con lui e del successivo video. Lui si prese qualche giorno di tempo per
pensarci e poi ci diede l’ok. Venne a Salerno e trascorremmo insieme un’intera giornata, prima in sala di registrazione, poi sul set per il video e capimmo che non sarebbe finita lì, che ci saremmo rivisti, che avremmo voluto rivederlo, e così fu: tornò poi con noi per registrare 3 brani del nostro Cd ed un altro video. Sempre disponibile, aperto alle proposte, instancabile, Tony ci ha confermato che a volte, gli Artisti più sono grandi, più sono generosi. E lui è immenso”

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