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Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Idrogeologico dell’Irpinia: “Tutelare la tariffa unica. No ad aumenti”

Il Comitato per la Salvaguardia del Patrimonio Idrogeologico dell’Irpinia, con una nota del suo portavoce Gerardo Troncone, ha posto l’attenzione sul tema della tariffa unica, inoltrando una nota a tutti gli enti preposti:

Da notizie di stampa, apprende oggi della riunione fissata per domani 20 febbraio 2023 presso la Regione Campania, Assessorato all’Ambiente, preordinata agli adempimenti in oggetto. Pur non comprendendo i motivi per i quali si sia arrivati, con colpevole e ingiustificabile ritardo, a tale doveroso adempimento – per il quale ricorreva l’obbligo da tempo immemorabile, ed a maggior ragione dall’anno 2017, data in cui l’EIC ha assunto la pienezza dei suoi poteri, previa nomina di tutti gli Organi previsti – il Comitato sottolinea le gravi conseguenze generate da tale colpevole ed omissivo comportamento, non ultimo l’aggravarsi della situazione economico-finanziaria dell’ACS, che anche a seguito del mancato affidamento è arrivato ad attivare le procedure di concordato in continuità, in accordo alle previsioni del nuovo codice della crisi d’impresa.

Ricordando che: allo stato in Campania sussiste una situazione di incertezza e documentata disparità sulle tariffe, conseguente a motivi vari ed ingiustificabili, ma nel suo insieme tutti riconducibili a scelte opache e discutibili, se non illegittime, da parte dell’EIC, ancor più inaccettabili se rapportate all’enorme patrimonio sorgentizio messo a disposizione delle altre province della Regione, oltre che della Regione Puglia; in particolare sono fortemente penalizzati da tale circostanza i cittadini delle aree interne, anche alla luce del piano d’ambito recentemente approvato che inopinatamente, a fronte del già insostenibile peso tariffario, andrebbe a prevedere ulteriori incrementi.

Con la presente invita a tener ferma nelle future determinazioni la prerogativa dell’applicazione della TARIFFA UNICA per tutti i cittadini della Regione, ai sensi del disposto del Decreto ambientale di cui in oggetto, e a revocare ogni atto che preveda ulteriori aumenti tariffari, con riserva di ogni azione a tutela dei diritti dei cittadini irpini“.

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