Corriere dell'Irpinia

“Congresso cittadino e provinciale: gli organi di partito non rappresentano più il vecchio equilibrio tra le aree”. Parla Petrozzelli

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“La svolta che la segretaria Schlein sta imprimendo al Pd è solo all’inizio, i cambiamenti si vedono, sono stati per certi versi radicali, il partito ha ritrovato una sua identità, i suoi valori fondanti e peculiari, fa oggi proposte ben definite, e i militanti e gli elettori hanno riscoperto il senso di appartenenza e del sentirsi schierati, parte di qualcosa. Ora tocca a tutti di noi, ognuno per sé, portare qualcosa al Pd e seguire il percorso, essere protagonisti. Mi rivolgo in particolare ai giovani”.

A parlare è Claudio Petrozzelli, da poco scelto – insieme ad altri cinque giovani in tutta Italia – dal gruppo del PSE al Comitato europeo delle regioni per un progetto dedicato ai giovani politici.

Come si promuove la partecipazione dei giovani?

Ad esempio con iniziative come quella di Marwa Mahmoud, delegata in segreteria nazionale per la Partecipazione e la Formazione politica, che lo scorso aprile ha promosso una vera scuola di partecipazione e formazione politica dedicata ai giovani. L’iniziativa si è tenuta a Frascati e ha coinvolto quasi 200 ragazzi, provenienti da tutte le Federazioni d’Italia, in un laboratorio formativo per la campagna elettorale delle europee. Alla prossima festa dell’Unità del Pd, a Reggio Emilia, ci saranno altre iniziative simili. L’obiettivo è di far maturare una nuova classe dirigente. Anche in Irpinia dovremmo fare qualcosa in questo senso.

Non ci sono abbastanza giovani nel Pd irpino?

Sicuramente abbiamo una forte rappresentanza di giovani in assemblea nazionale ma non negli altri organi locali. La colpa è anche nostra, però abbiamo la voglia, la forza e l’energia per cambiare questa situazione.

Come?

Anzitutto organizzando momenti di confronto tra i militanti: da qualche tempo a questa parte se ne sono viste poche di iniziative di partito. Noi giovani possiamo essere il carburante del Pd di Avellino. Non è una questione generazionale, anagrafica.

È questo che chiede Schlein?

Nel Pd locale l’area Schlein è sottodimensionata rispetto al suo reale seguito. All’ultimo congresso nazionale abbiamo ottenuto il 30 per cento. Questo risultato non ha avuto conseguenza nell’organizzazione degli organi del partito, da cui siamo quasi esclusi.

E allora?

Ci vuole un congresso. Gli organi del Pd irpino non rappresentano il vecchio equilibrio tra le correnti. Nell’assemblea provinciale ci sono ancora nomi legati ad esponenti politici che da tempo non fanno più parte del partito, come ad esempio l’ex sindaco Gianluca Festa e il consigliere regionale Livio Petitto. Il segretario provinciale Nello Pizza dovrebbe fare chiarezza.

E il congresso cittadino?

Non è più rinviabile, dovrebbe tenersi in autunno: nel capoluogo la mozione Schlein al congresso nazionale ha incassato più del 50 per cento dei voti, la maggioranza.

In autunno la stagione dei congressi?

Sarebbe auspicabile da parte di tutti avere un partito coeso, una segreteria e degli organi che possano tenere dentro tutte le anime del partito.

 

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