Essendo il sindaco sostenuto anche dal PD, che ha fatto la differenza nel consegnargli il successo, egli ora ha il compito di includere anche quella parte del partito che si è orientata per il voto a Gianluca Cipriano. Un partito lacerato, come è stato fino ad oggi, gli renderebbe la vita difficile. Era già accaduto con il sindaco Paolo Foti che aveva dovuto registrare costantemente il fuoco amico. E proprio per questo la sua consiliatura era stata, a dir poco, tormentata. Ma c’è un’altra grande responsabilità che il neo sindaco ha davanti. Quella che riguarda la burocrazia comunale. Lo stato dell’arte è noto a tutti. Oggi la burocrazia comunale è per gran parte infetta. I vertici, quasi tutti, sono i veri gestori del potere dell’ente. Talvolta hanno scarsa professionalità e hanno acquisito postazioni di grande responsabilità grazie alla politica o alla debolezza dei primi cittadini. Per dirla tutta: nella burocrazia comunale si è creato un circolo vizioso che opera attraverso il continuo ricatto tra amministratori e burocrati. Dunque Festa ha il dovere di fare pulizia partendo dall’uscio della casa che andrà ad amministrare. La campagna elettorale ha anche dimostrato quanto sia importante il rapporto con la Regione Campania. Su questo terreno Festa deve dimostrare di essere equidistante da interessi di bottega, finalizzando il suo impegno nel recupero di una fattiva politica delle zone interne. A mio avviso egli deve dispiegare la sua autonomia anche nei confronti di quei consiglieri regionali pronti a chiedere il suo appoggio in occasione delle prossime elezioni regionali. Sarebbe un grave errore cominciare con uno scambio di favori. Il rapporto con la Regione deve essere ridefinito sulla base di criteri di equità, non di mance, come è avvenuto con la presidenza del governatore De Luca fino ad oggi. Ci sarà tempo, comunque, per valutare il nuovo corso. Per ora il neo sindaco si goda il successo, sia inclusivo e non dimentichi soprattutto le promesse fatte nei quartieri della città. Questo giornale sarà al suo fianco se farà bene per la città, esercitando, sia chiaro, un doveroso controllo nell’interesse di Avellino, degli avellinesi e dell’Irpinia che hanno creduto in lui.
di Gianni Festa