AVELLINO – All’Hotel de La Ville l’evento di chiusura della campagna elettorale di Laura Nargi. Ha iniziato il comizio indossando i panni della vittima, e poi, in un crescendo di enfasi condita da immagini e standing ovation, ha terminato all’attacco, infilando nel mirino i suoi due principali competitor Rino Genovese e Antonio Gengaro (senza mai nominarli).
Nel mezzo c’è stata una lunga carrellata delle cose fatte durante la passata consiliatura e soprattutto di quelle avviate e che sono arrivate a compimento nelle ultime settimane, a consiglio comunale già sciolto “e per le quali chiunque si sta cercando di prendere il merito”. Due le standing ovation che si sono registrate in questa lunga fase: la prima quando sul megaschermo della sala è apparsa la foto dell’ex sindaco Gianluca Festa; la seconda quando è stato proiettato un video sulla parità di genere, dopo il quale la candidata a sindaco ha potuto ribadire a pieni polmoni di essere destinata a diventare, nonostante tutte le difficoltà del maschilismo imperante, “grazie a voi la prima sindaca donna di questa città”. Tutti in piedi; lunghi applausi; grida di incitamento e abbracci.
In tutto, in sala, ci saranno state almeno trecento persone. Rispetto a quanto visto in questo mese di campagna elettorale negli altri appuntamenti degli altri candidati a sindaco, si può dire che è stato un bagno di folla. Tanto che qualcuno, in sala, nei capannelli che si sono formati a margine del comizio, tornava a rispolverare il sogno segreto: vincere già al primo turno. Essì, perché alla fine, a parte le belle parole e gli applausi, quello che conta sono i numeri. Sono i voti. “Ma se poi si va invece al ballottaggio?” “Allora bisognerà vedere chi sarà l’altro sfidante, perché ancora nulla è deciso, anzi, quello che sembrava scontato ora non lo è più. E dopo sarà un testa a testa all’ultimo sangue: a quel punto i partiti e i voti per amicizia non conteranno più, sarà un voto vero, libero da qualsiasi pressione esterna. Ci sarà l’elettore da solo con la propria scheda e la propria coscienza”.