Corriere dell'Irpinia

Cure riabilitative, una manifestazione per sensibilizzare le istituzioni: troppe le criticità

Una Manifestazione Pubblica per sensibilizzare le istituzioni sul tema delle cure riabilitative complesse erogate nel territorio della ASL Avellino. E’ l’appuntamento in programma il 23 novembre al de la Villa promosso da Aspat Campania e Cittadinanza Attiva Campania. L’incontro rappresenta la tappa di un percorso avviato nel giugno scorso con una Conferenza Pubblica che è riuscita a fotografare le criticità del settore e nel contempo a formulare le soluzioni strutturali alle denunciate carenze in ordine a due punti, strettamente intrecciati tra loro, che corrispondono al tema in esame.
“La Direzione Generale della ASL Avellino – si legge nella nota di presentazione dell’iniziativa – si ha validamente richiesto all’Ente regionale di concludere i consuntivi erogati dai Centri di riabilitazione art.26 per il biennio 2021/2022 disponendo una azione compensativa interna alla stessa macroarea, cioè con una flessibilità infrasetting ad iso-risorse (non 1 euro in più!). Per l’anno 2023 il Direttore Generale  Ferrante, in carenza di un adeguato ed auspicato sostegno regionale attinente all’ attribuzione aggiuntiva di budget di macroarea correlato alla cosi detta media regionale prestazionale pro capite, di cui l’ASL Avellino detiene il più basso indice della Campania, ha provveduto ad una redistribuzione delle risorse budgettarie dei Centri di riabilitazione al fine di adottare nei termini previsti le disposizioni stabilite dalla Deliberazione giuntale di programmazione regionale n. 33/2023.  La Regione Campania allo stato non ha inteso rispondere alle richieste della ASL lasciando cristallizzare una situazione critica e di grave nocumento per i Centri di riabilitazione privati accreditati. Infatti, tra il disconoscimento di prestazioni ambulatoriali/domiciliari puntualmente erogate nel biennio 2021 e 2022 su committenza pubblica UOAR ed i tagli ex post ai tetti 2023, a far data da settembre scorso, le strutture riabilitative avellinesi denunciano un danno economico di oltre 4 milioni di euro. Le Organizzazioni degli Utenti in Sanità promotrici dell’evento odierno stigmatizzano
le gravose criticità legate alla sottostima del fabbisogno, il permanere delle
diseguaglianze territoriali, la conseguente dilatazione delle liste di attesa e la sistematica
negazione dei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza”. Di qui l’idea di una manifestazione che unisca tutti i soggetti attori della vicenda assistenziale riabilitativa avellinese a tutela delle prerogative di ciascuno, segnatamente dei Cittadini, dei Lavoratori e delle Imprese sanitarie

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