Corriere dell'Irpinia

Da San Francesco a Folloni al Laceno, riscoprire la bellezza della natura sulle tracce di Guglielmo

Si conferma carico di suggestioni il Cammino di Guglielmo, sulle tracce del giovane eremita che cercava Dio e l’infinito in ogni luogo, a stretto contatto con la natura. La quarta tappa, partita da S. Francesco a Folloni, ha raggiunto Bagnoli, per approdare al Laceno. “abbiamo pensato più volte, durante la faticosa salita, – si legge nel foto racconto della tappa – al giovane camminatore eremita Guglielmo; qui, tra le fitte faggete per salire al Laceno in cerca di quel silenzio utile all’avvicinamento con l’Infinito; Guglielmo che proviene stanco da Montevergine, accompagnato da 5 confratelli che ben presto lo abbandoneranno. La ‘Legenda‘ scritta sulla sua vita ci parla della bacche, dei frutti, delle radici di bosco e delle castagne di cui si cibava; mai carni o vino; le sorgenti d’acqua le troverà su al Laceno, in prossimità della ‘Grotta’ dove poi avverrà la visione che lo porterà a fondare l’Abbazia del Goleto”.

 

Ad accogliere i partecipanti a Montella Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano Irpino, quindi sono stati Fr. Luigi Carillo e D. Salvatore Sciannamea, nella chiesa di S. Francesco a Folloni ad impartire la benedizione ai camminatori. Quello stesso luogo da cui 12 anni fa, a fine luglio 2012 partì per la prima volta il Cammino dedicato a Guglielmo con la benedizione di Fr. Agnello Stoia. E anche stavolta in tantissimi hanno sfilato la calura.

 

Da S. Francesco (quota 488 slm), i partecipanti hanno imboccato una stradina interpoderale, alberata con noci, roverelle e pioppi cipressini, attraversando i binari della ferrovia Avellino-Rocchetta S.A., per giungere  nel centro storico di Bagnoli Irpino (650 slm). Ad accogliere i camminatori Marilena Vivolo della Proloco Bagnoli e per l’associazione ‘Laceno Trekking’: Dino Cuozzo e Fabio Morrone.

 

Un percorso per scoprire che il Cammino è solidarietà e anche servizio nell’attraversare con lentezza la bellezza infinita della natura

 

Una tappa certamente impegnativa. “Usciti da Bagnoli, seguendo la provinciale per Acerno, – si legge nel foto racconto – al bivio con l’antico essiccatoio delle Castagne Cappetta, è iniziata una salita che da 590 metri di altitudine ci ha portato fino a quota 1.140. Al termine della salita è iniziato un percorso straordinario, semi pianeggiante, a tratti in leggera salita su una pista montana, tra faggi secolari. Una foresta di faggi, nel silenzio più arcaico che si possa immaginare con tante foglie da impedire al sole di arrivare a terra. E’ stata la parte più suggestiva ed emozionante del cammino. Due km. così, fino a quasi quota 1.200, poi è iniziata la discesa che ci ha portato sul Lago Laceno, alla chiesetta di Santa Nesta dove abbiamo fatto una sosta guardando la Grotta difronte che si specchia su lago”.

Un percorso che proseguirà con la quinta tappa e la partenza dalla Grotta di S. Guglielmo, posta sullo sperone di roccia che affaccia sul lago; per visitarla all’interno bisogna contattare il Comune di Bagnoli Irpino. La Tappa 5 ci porterà all’Abbazia del Goleto facendo una sosta nell’area di Fontigliano di Nusco.

Ad impreziosire il cammino la ceramica donata dall’artista Rachele Branca dedicata a Guglielmo.

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